di Antonella Amodio
Paestum Bianco Lapazio 2018
€ 32,00
Azienda Agricola Francesca Fiasco
Felitto (Sa) – Località Campanaro Km 32.100
Tel 089 2964985 – Cell. 338 1563628
www.fiascofrancesca.it
Avevo assaggiato per la prima volta i vini di Francesca Fiasco nella primavera scorsa e ne ero rimasta positivamente colpita.
A distanza di 8 mesi ho aperto una bottiglia di vino bianco Lapazio, annata 2018, che mi aveva particolarmente intrigata per via di una certa “diversità” dell’approccio gustativo in confronto con le produzioni cilentane, seppur eccellenti, che ero solita degustare.
Al di là della precisione stilistica di tutta la gamma dei vini, proposta dalla cantina e supervisionata dall’enologo Emiliano Falsini – assortimento che conta vini rossi importanti e longevi che suggerisco di tenere d’occhio – il Lapazio ha la capacità di interpretare le radici territoriali e contadine di Francesca e di riflesso dei nonni, che le hanno trasmesso la passione per il vino e che tutt’ora partecipano ai lavori in vigna.
Uno dei motivi della “diversità” del vino Lapazio sta anche nell’uvaggio col quale è stato concepito: fiano, falanghina, coda di volpe e una percentuale di varietà di uve biotipo locale, delle quali neanche Francesca conosce il nome, che arrivano da vecchi impianti centenari di famiglia.
Un mix di tipicità di cloni che reca al vino una impronta molto particolare.
Francesca ha voluto creare un bianco importante, così per la maturazione utilizza tonneau nuove e usate dove il vino sosta per circa 10 mesi. Il colore giallo paglia luminoso e l’olfatto ampio di salvia, rosmarino e aghi di pino riconducono alla macchia mediterranea, che cresce sui pendii collinari presso la costa che guarda il mare, non lontano dagli areali dove sono allevate le uve.
Non a caso una sfumatura di iodio fa capolino nel bicchiere, ma solo in seconda battuta. Il sorso è fresco, teso e particolarmente salmastro, mentre la chiusura evidenzia le nuance erbacee e di ginepro.
La giovane cantina Francesca Fiasco nasce nel 2015 a Felitto, nel Parco Nazionale del Cilento. Conta poco più di sei ettari di vigneti a conduzione biologica, dislocati in più particelle che toccano quote fino a 450 metri slm, producendo in totale 4 etichette.
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