Padula è una bella cittadina del Vallo di Diano che si erge maestosa e presepiale su un dolce colle a circa 700 metri s.l.m. alle falde dei monti della Maddalena, con vista panoramica sulla conca sottostante e sfiorata dai vicini massicci del Cervati e degli Alburni. E’ inserita in un territorio incontaminato, ricco di boschi di roverella, faggeti, castagneti e tipiche coltivazioni locali. Padula è comodamente posizionata lungo la dorsale autostradale Salerno-Reggio Calabria ed è punteggiata da siti archeologici di grande pregio. Ma, soprattutto, è famosa nel mondo per la Certosa di San Lorenzo, (dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità da parte dell’UNESCO nel 1998), un immenso monumento storico-religioso che vide la luce all’inizio del XIV secolo per merito di Tommaso Sanseverino, che poi lo donò ai frati Certosini. Altro vanto cittadino è quello di aver dato i natali all’intrepido e coraggioso poliziotto italo-americano Joe Petrosino, cui è stato dedicato uno spazio museale.
In questo contesto risaltano nel loro splendore alcune strutture agrituristiche, tra cui quella della Fattoria Alvaneta, che prende il nome da un etimo bizantino-albanese. I proprietari, i coniugi Francesco Barra e Lucia Patrone due persone efficienti, simpatiche e disponibili, sono attivi dal 2001 dopo il ritorno a casa del primo che ha soggiornato a lungo a Firenze, prestando la sua opera in qualità di geologo.
Il casale primitivo, acquistato nel 1958 dal padre di Francesco e recentemente ristrutturato, è appollaiato su un’erta ed è immerso in una lussureggiante vegetazione. L’operazione di recupero architettonico ha consentito la realizzazione di cinque camere complessive; un’ampia sala-ristorante con un imponente camino e altre moderne infrastrutture. All’interno dell’agriturismo si allevano animali da cortile, maiali e cinghiali allo stato brado e semi-brado, da cui si ricavano prelibati salumi: la salsiccia condita con polvere di peperone, anice o finocchietto; la soppressata; il prosciutto; il capicollo; il lardo e il guanciale.
Qui si praticano tecniche tradizionali e naturali di coltivazione biologica certificata, per produrre vari tipi di ortaggi da utilizzare per gustosi contorni, oppure trasformati in deliziose conserve sott’olio. La frutta, trattata senza uso di antiparassitari, è abbondante e stagionale: noci, castagne, fichi, mele annurche e limoncelle, frutti di bosco ed altro. Serve per il fabbisogno interno, per la preparazione di confetture e/o per la vendita diretta agli esterni. Inoltre, una piccola vigna è deputata a fornire l’uva per il vino aziendale. Insomma, qui si fa tutto in casa e non manca proprio nulla.
La favorevole posizione geografica di questa fattoria permette agli ospiti di percorrere sentieri e tratturi d’incomparabile bellezza; di dedicarsi ad un completo relax e meditazione, oppure prendere parte ad escursioni naturalistiche guidate (anche a cavallo) in un ambiente dominato da fenomeni carsici e contornato da alberi secolari, grotte, ruscelli, sorgenti, cappelle rupestri e zone archeologiche. Inoltre, si possono visitare gli innumerevoli luoghi del circondario di grande fascino ed interesse storico-culturale; visitare le grotte di Pertosa; frequentare le vicine terme di Montesano sulla Marcellana; oppure recarsi al mare distante pochi Km. In azienda, poi, si organizzano corsi di cucina molto interessanti; si può prendere parte a giochi di società e fraternizzare con gli ospiti provenienti dall’estero e da altre regioni. Sostare nel parco giochi all’ombra di frondosi alberi, oppure pedalare su una mountain bike e tirare con l’arco. Insomma, ce n’è per tutti!
Per quanto riguarda la gastronomia, essa è prettamente territoriale e prevede piatti semplici e genuini della tradizione locale: antipasto misto e ricco con pancetta tesa, salsiccia, soppressata, peperoni secchi (sciusciulloni), peperoni con fave, fave saltate con cipolla, formaggio pecorino e bovino, ricotta con miele e marmellata di more, frittata di cipolle, scarola maritata e noci.
I primi riguardano le paste rigorosamente fatte a mano: ravioli di ricotta; lagane e ceci con peperone dolce; strascinati al sugo di cinghiale; tagliatelle con funghi porcini e tartufo; cavatielli con peperoni cruschi; fusilli con mollica di pane e noci; cavatielli con salsiccia e funghi.
I secondi: polpette di pane con formaggio pecorino, uovo, prezzemolo ed aglio; cinghiale in umido con vino rosso, alloro e sedano; parmigiana di bietole; zuppa di legumi detta “cuccia”; pizza rustica alle verdure; formaggio arrostito; capicollo di maiale al forno con mollica di pane e peperoni; salsicce al vino rosso; grigliata di carne mista (maiale, agnello, vitello e salsiccia); pane cotto a legna.
Per finire i dolci: crostate con marmellata di fichi, prugne e more; pizza di crema (pasta frolla e crema pasticciera); castagne al rhum; pizza di sanguinaccio; canestrelli e panzerotti. Vino, liquore, caffè e quant’altro. Basta così! Andateci e non ve ne pentirete!
Enrico Malgi
Foto di Antonio D’agosto
Azienda Agricola Fattoria Alvaneta Agriturismo –
Contrada Alvaneta – Strada Provinciale Padula-Arenabianca
Padula (SA) – Tel. e Fax 0975 77139 – Cell. 328 7046591 –
fattoria.alvaneta@tiscali.it – www.fattoriaalvaneta.it –
Sempre aperto durante l’anno –
Prezzi: B&B 30,00 euro – Mezza pensione 43,00 euro – Pensione completa 58,00 euro.
Ristorazione esterna con menù completo: 20,00-25,00 euro a persona.
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