di Annatina Franzese
La storia dei Bifulco è una storia antica, dalle radici profonde e ben attaccate alla terra. Nando, Luciano e Speranza infatti, sono la quarta generazione di una delle prime e più conosciute famiglie di “chianchieri” vesuviani. Cresciuti a pane e sacrificio hanno nelle vene il sangue puro di chi, per sporcarsi, conosce solo il sudore della fronte.
Il 10 dicembre, dopo mesi di lavori senza sosta, ha aperto le porte ad Ottaviano la loro terza creatura: “Bifulco exclusive”. Un investimento importante, ambizioso e coraggioso per il quale, i Bifulco, avrebbero potuto scegliere qualsiasi grande metropoli italiana, ma per cui hanno preferito senza ombra di dubbio, il cuore della terra che li ha visti crescere.
Un palazzotto di 1000 metri quadrati, oltre 300 a piano, sviluppato su tre livelli collegati tra loro sia da scale che da ascensore in cui, appena varcato l’ingresso, inizia lo spettacolo. Un enorme frigorifero vetrata accoglie la clientela, permettendo di prendere visione dei tagli animali. All’interno, un doppio bancone l’uno di fronte all’altro: uno macelleria e l’altro gastronomia, riservato alla selezione di salumi e formaggi. Al centro, un’isola, pensata per l’attesa o per una gustosa sosta veloce. A chiudere il fondo, una seconda vetrina frigorifero.
Proseguendo al piano ammezzato, una zona più intima con vista sul piano inferiore ideale per una aperitivo, un appuntamento di lavoro o, perché no, per un momento di solitario relax accompagnato da un buon calice.
Al terzo livello, l’essenza del locale: l’enorme loft di chiara ispirazione newyorkese.
Cento posti a sedere e cucina a vista “Molteni” per un ambiente in cui, nemmeno un dettaglio, è lasciato al caso. Volendo trovare una similitudine, direi personalmente che, questo nuovo posto, è una finestra affacciata sul mondo. Un locale di provincia, ma che travalica i confini della provincia stessa pur mantenendo fede al principio cardine del mood Bifulco che è, la qualità!
Quindici i collaboratori addetti alla sala perché, come ama sottolineare Luciano: “L’accoglienza al cliente è importante quanto la qualità della materia prima e la sua preparazione. E’ grazie ai nostri clienti se siamo qui. I clienti vanno rispettati.”
In cucina, insieme a Nando che con la moglie Mariateresa gestirà questa terza punta Bifulco, una brigata di nove elementi capeggiata dallo chef Roberto Lepre, definito benevolmente da entrambi i fratelli come: “un pazzo come noi che ha creduto nel progetto.”
Un menù, in chiaro stile Bifulco in cui ovviamente, la carne la fa da padrona, ma che non disdegna una piccola incursione fish.
Sei le sezioni previste: “gli sfizi nell’attesa”, “gli antipasti”, “i secondi”, “i nostri panini”, “i mini bun”, “i nostri dessert”.
Tra gli “sfizi nell’attesa”: triangolini di frittatina alla genovese, polpette a modo Bifulco, straccetti di pollo speziati accompagnati a salse di produzione propria. I triangolini, sarà la mia smisurata passione per la genovese, li ho trovati una portata assolutamente da non perdere nel momento in cui si decide di far visita ai Bifulco. Fritti e gustosi al punto giusto.
Tra gli antipasti, una proposta gluten free ha letteralmente mandato in estasi le mie papille gustative: terrina di stinco di maiale, cavolfiore, broccoletti, crema di torzelle, alici del cantabrico e gel di papaccella. Lo stinco di maiale, andrebbe giù anche da solo, ma il “rinforzo natalizio” e il gel di papaccella sono necessari per rendere il piatto perfettamente equilibrato.
Finchè si ha spazio, perché perdersi un arancino sbagliato?! Esterno di carne e cuore di riso, ragù scomposto e tutti gli ingredienti tipici dell’arancino classico.
Vista l’abbondanza dell’offerta, sono stata a lungo indecisa su come proseguire la mia cena optando infine, per la selezione di mini bun.
Un ottimo compromesso al prezzo in carta di euro 28 che prevede la possibilità di assaggiare, in un formato ridotto, tutta la selezione di mini bun presenti in menù.
Sei mini bun (quattro caldi e due freddi) vi sembrano troppi?! Vi assicuro che non saranno abbastanza e che vi verrà voglia di ordinarne ancora nel momento in cui assaporerete la leggerezza e la sofficita’ del pane (rigorosamente di produzione Bifulco).
Buona la selezione dei vini.
“Wow” dinanzi alla carta delle birre dal range gustativo ampio. Il giro del mondo in poche pagine.
Considerato che il prezzo dei panini varia tra i 10 euro del Bif – Bugher ed i 16 euro del Bif – Tagliata, lo scontrino medio oscilla tra i 35 ed i 40 euro. Onesto ed in linea se si tiene conto dell’eccellenza servita in tavola e della bellezza architettonica della struttura.
D’altronde, non c’è da meravigliarsi. I Bifulco sono una garanzia. Una garanzia, che non ha bisogno di conferme.
Bifulco Exclusive Ottaviano
Via Papa Giovanni XXIII n.8
Dai un'occhiata anche a:
- Tenuta Lagala, Venosa, due cuori e un vigneto
- Trattoria Terra Mia ad Avellino
- Da Vittorio Cucina Tipica a Napoli. Baluardo di resistenza dal 1957
- Intraprendenza e passione a Tenuta Tomaso, Faicchio
- La cena dell’estate all’Osteria del Notaro
- Anema e Pizza ad Acciaroli: un’esperienza di gusto e tradizione nel cuore del Cilento
- La trattoria sta scomparendo ma ve ne consiglio due: Trattoria Da Annarella e Ristorante Scacco Matto
- A Napoli c’è Sustanza di Scotto Jonno con Marco Ambrosino