di Tiziano Terracciano
Qualcuno la chiama la “Positano dell’Irpinia” per il suggestivo e affascinante impatto visivo che si ha ammirando la città da lontano, con le sue case colorate schierate in una disposizione armonica sul picco della collina che la ospita. Per tutti è Calitri, un accoglientissimo borgo da vivere, soggiornando magari per alcuni giorni nel centro storico, e da dove fare delle escursioni per l’Irpinia e le limitrofe zone della Basilicata e della Puglia.
Noi abbiamo alloggiato per due notti in una delle nuovissime e bellissime Suite del Vicolo 72, dei monolocali con cucina con soffitti a volte in pietra, pavimento in parquet nella zona notte, cotto di recupero e sassolini del fiume Ofanto per la zona giorno, camino, e balconcino con vista sull’Irpinia (68 euro a notte per 2 persone)
Per la cena abbiamo scelto la TRATTORIA 3 ROSE (con la T e tutte le altre lettere maiuscole) nata nel 1981, esattamente 40 anni fa, da una cooperativa di servizi e cultura che ristorava i lavoratori impegnati nella ricostruzione del post-terremoto. Oggi propone piatti tipicissimi e favolosi Calitrani continuando a ristorare anche i lavoratori della zona, motivo per cui chiude la domenica per l’intera giornata e il sabato a pranzo.
Si inizia assaggiando i Salumi e i Formaggi delle produzioni locali, con particolare interesse per la Soppressata Calitrana, la Salsiccia secca semi-piccante Calitrana e il Caciocavallo di Calitri.
Tra i primi piatti è d’obbligo assaggiare le Cannazze (il cui nome deriva dalla pasta lunga e tubolare che nel 700 veniva fatta essiccare sulle “canne”), fatte con gli ziti spezzati e condite con un superlativo ragù di carne cosparso di pecorino (6 euro). A tavola però, per chi vuole osare, non mancano delle ciotole con altro pecorino e con del Cacioricotta grattugiato, il peperoncino in polvere e l’intrigante peperoncino fresco da tagliare a rondelline.
Le porzioni sono abbondantissime e se, quando arriva il piatto, si fa il pensiero di non finirle, difficilmente tale proposito troverà attuazione, e ci si ritroverà persino a fare la scarpetta!
Altro piatto tipico da non perdere sono i Ravioli fatti a mano ripieni di freschissima Ricotta locale e conditi con lo stesso ragù di carne di cui abbiamo già detto (7 euro).
Quel ragù che viene fatto fresco ogni giorno, quel ragù che ci rapisce col suo profumo già alcune ore prime, quando ci fermiamo per prenotare per la cena mentre la cuoca è intenta a controllare la cotture della Vrasciola (6 euro), l’involtino di Vitello locale che andremo ad ordinare per secondo insieme ad un fuori menu gustosissimo rappresentato dalla Vrasciola e’Cotena (6 euro), un involtino di cotenna di maiale sempre al sugo.
Poi ci dicono che se vogliamo continuare ad assaggiare la cucina locale non possiamo perderci l’Agnello alla Cacciatora (6 euro) che ci facciamo portare insieme alle Cicorie ripassate (2 euro).
E poichè vogliamo assaggiare anche la Ricotta&Pera che nessuno si perde anche agli altri tavoli, decidiamo che metà dei secondi ce li facciamo impacchettare per continuare a godere anche durante il pranzo del giorno successivo, riscaldandoli nel forno della nostra Suite.
Le quantità (super) e i prezzi (bassi) sono da reale Trattoria ma ciò che più sorprende è la Qualità (elevata) delle materie prime utilizzate per realizzare piatti che, nella loro relativa semplicità, fanno godere all’ennesima potenza!
Osteria Tre Rose
Via Luigi Einaudi, 11
83045 Calitri AV
Telefono: 0827 34123
Osteria Tre rose sul web
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