Osteria Partenope
Via Cimarosa, 56 bis
Napoli
Tel. 081.5584006
di Dora Sorrentino
Non si campa solo di pizza. E’ proprio il caso di dirlo per Fabio Messina, discendente della famiglia Acunzo, figlio di Filomena, nota in città, in particolar modo al Vomero, per la pizzeria storica del quartiere e per la friggitoria. Da un anno a questa parte, Fabio ha deciso di crearsi un angolo tutto suo di ristorazione, chiamandolo semplicemente “Osteria Partenope”.
Il locale è un po’ nascosto a dir la verità, si trova in Via Cimarosa 56 bis, si accede attraverso un vialetto privato, pochi coperti che a breve aumenteranno grazie ad un allargamento della sala. Ma torniamo al titolare, grande appassionato di cucina, soprattutto di mare: si occupa personalmente della spesa quotidiana, selezionando prodotti di primissima scelta, per proporre piatti che rappresentano la cucina mediterranea, in chiave sia classica che moderna. Il menu è ricco di proposte, per gli antipasti consigliamo il baccalà presentato in tre versioni: carpaccio di baccalà con olio cilentano e mix di pepe, baccalà fritto e baccalà con pomodorini, olive e capperi.
Ma ci sono anche antipasti della tradizione come la provola in carrozza, la parmigiana di melanzane, alici fritte o marinate, pizzette di cicinielli, sautè di vongole ed impepata di cozze. Desta stupore la scelta di uno chef srilankese in cucina, ma la sua esperienza trentennale in Italia lo rende di diritto un cuoco napoletano, lo potrete vedere dai piatti, soprattutto dai primi. La pasta è quella di Gragnano Igp e con questa si ottiene una sublime pasta e patate con la provola, da standing ovation.
Non di minore importanza le linguine con pesce bandiera, olive e capperi o le linguine alla Luciana, con tanto peperoncino. In carta non mancano i grandi classici richiesti soprattutto dai turisti, come gli gnocchi alla sorrentina, ziti alla genovese, spaghetti alla chitarra con la colatura di alici e gli spaghetti con le vongole e tarallo napoletano sbriciolato.
Anche le zuppe riscuotono notevole successo, in particolare in questo periodo non si può perdere la zuppa di soffritto. Anche per i secondi si predilige il pesce, un must è il polpo arrosto con i finocchi. I dolci sono fatti in casa dalla moglie di Fabio, Maria Giovanna, che prepara un buon tiramisù. La proposta dei vini non lascia nulla al caso, si vantano buone etichette campane, con un approfondimento sulle Falanghine della regione. Grande attenzione anche alle birre artigianali. Insomma, non manca proprio nulla a questa piccola osteria che in poco tempo si è fatta subito conoscere per un concetto valido di ristorazione che la porterà molto lontano.
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