di Stefano Tesi
E’ sempre un piacere quando ti accorgi che un ristorante, magari sulla breccia da molto tempo ma che hai un po’ trascurato, forse perchè troppo vicino a casa tua, va talmente oltre le tue aspettative al punto da indurti ad aver voglia di tornarci presto.
Questo piacere l’ho (ri)provato pochi giorni fa all’Osteria il Granaio di Rapolano Terme, il borgo delle Crete Senesi che praticamente vedo dalle mie finestre.
Nonostante, e anzi probabilmente proprio per il pressante turismo termale, l’area non spicca per ristorazione di qualità, dove per qualità si intende il giusto equilibrio tra forma, sostanza, prodotti, cucina, servizio, cantina, cura dei dettagli e, perchè no, clientela.
E’ una virtù che invece ho riscontrato al Granaio. Con l’aggiunta di un generale miglioramento anche rispetto all’ultima positiva esperienza, il che senza dubbio non guasta.Innanzitutto per la saggia e logica scelta di contraddistinguersi sì sulla tradizione, ma senza fossilizzarsi sullo stereotipo della toscanità a tutti i costi, sulla dominante parodia di una senesità da incarto di panforte e sul “rustico rivisitato”, sbagli estetici e gastronomici a causa dei quali spesso basta poco per trasformare onesti ristoranti in caricature.
Sia in carta che negli arredi, quindi, ovvia via libera a bistecche di chianina e pici, tra mattoni a vista, volte e mobili da fattoria (il ristorante del resto, con appena una cinquantina di coperti e qualche tavolo all’esterno, si trova in una vecchia stalla restaurata in pieno centro storico medievale, arredata con sobrio buon gusto), ma anche, per fortuna, una serie di piatti di pesce molto azzeccati e mai banali (ottimo ad esempio il “panino” croccante con aringa sciocca e cipolla di Tropea), una vasta scelta di paste fresche con sughi robusti di carne e non (tipo le saporite e molto estive tagliatelle col tonno rosso), le verdure di rigorosa stagionalità e, tra i dolci, qualche curiosità, come la tradizionale focaccia rapolanese farcita nell’occasione con). Una menzione particolare, visto il periodo, per il gelato all’arancia amara.
La cantina è piuttosto vasta e profonda, decisamente sopra la media, con un’inevitabile e comprensibile prevalenza toscana, ma anche con frequenti escursioni in Italia e all’estero, a prezzi onesti.
Il servizio è attento senza essere pedante, la stoviglieria e l’apparecchiatura di ottimo livello, i titolari sempre presenti, ma con la discrezione e l’occhio che si addicono alle circostanze. Spesa sui 50 euro, vini esclusi.
Insomma, bene: consigliato!
Osteria Il Granaio,
Via dei Monaci, Rapolano terme (SI)
tel. 0577 726975
www.osteriailgranaio.it
chiuso martedì e mercoledì
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