di Virginia Di Falco
L’Osteria Bonelli a Torpignattara, borgata popolare che prende il nome dalle antiche anfore («pignatte») risalenti all’epoca dell’imperatore Costantino, è un vero e proprio presidio di cucina romanesca.
Si trova in una zona periferica, in viale dell’Acquedotto Alessandrino, dove le erbacce e l’asfalto sono l’unica cornice che gli amministratori della Capitale sono stati capaci di fornire ai resti di questo imponente monumento.
L’osteria Bonelli è stata a lungo una specie di segreto di Pulcinella. I romani la conoscono da sempre e ne apprezzano lo straordinario rapporto qualità prezzo, ma è un indirizzo che ha viaggiato con il passaparola come una volta, molto più che attraverso il chiacchiericcio modaiolo della rete.
E se solo quattro anni fa Puntarella Rossa poteva asserire «i turisti di certo non ci mettono piede» oggi accanto agli habitué e alle allegre tavolate di famiglia trovate metà sala occupata da stranieri, tanto curiosi quanto entusiasti – soprattutto al momento del conto.
Forse l’osteria con il miglior rapporto qualità prezzo di Roma (concordiamo con il Gambero Rosso, che nella Guida 2017 glielo ha appena riconosciuto) con un menu ricco, vario e che ben si destreggia tra classici romaneschi e piccoli innesti di cucina di mare moderna.
E’ soprattutto ai piatti della tradizione che conviene guardare, una volta che una delle solerti ragazze in sala vi inviterà a leggere il menu del giorno sulla lavagna. Già: niente carta e niente prezzi. Dovete fidarvi sulla parola.
Si va dagli antipasti di salumi e formaggi, al fritto di alette di pollo o di alici per cominciare; poi una selezione di primi, dai ravioli di burrata con pomodori pachino e guanciale ai fusilli cacio e pepe, alle fettuccine al ragù bianco di cinghiale.
Con i secondi piatti, il trionfo della carne: dalle salsicce di cavallo al vino bianco, agli involtini e polpette al sugo (queste ultime tenere e profumate con un sughetto da dieci e lode); dal saltinbocca alla romana al petto di vitella con i porcini e poi ancora polpettone al forno, cervello fritto, stinco di maiale con patate. E anche, udite udite, la ‘pezza di manzo ajo, ojo e rosmarino’ proprio come si faceva a casa.
La gricia, poi, qui con i tonnarelli freschi, è semplicemente goduriosa: la pasta è callosa il giusto, cremina di pecorino e pepe presente ma non invadente, guanciale asciugato alla perfezione.
Se poi è sul mare che volete virare, non sbagliate con gli gnocchetti al nero di seppia, conditi con vongole abbondanti e saporite. E anche la catalana di baccalà non è niente male, il pesce è servito tiepido con un contorno ricco di patate, pomodori e cipolla di Tropea.
Una bomba calorica, ma ricorda i piatti della domenica di una volta, il galletto ripieno (con farcia di carne speziata, manco a dirlo) e patate al forno.
Anche i contorni fanno la loro parte in questa girandola golosa e caciarona di una Roma quasi fuori dal tempo, dalla cicoria ripassata alle zucchine ripiene al sugo, tra le più buone mai mangiate. Da bis.
Il vino qui è soprattutto bianco e rosso della casa, ma una piccola lista c’è, ha qualche etichetta interessante e prezzi onestissimi (oltre ad essere servita con i bicchieri adatti). La sala è caciarona come ci aspetta da una vera osteria, ma il servizio si fa valere, per cortesia e organizzazione, il pane è asciutto e croccante e per averlo si “contribuisce” – come è scritto sullo scontrino – con soli 50 centesimi a testa. Anche questi ben spesi.
I sapori ci sono tutti e il conto medio sta sui venti euro.
Allora, che ci fate ancora seduti? L’osteria Bonelli vi aspetta!
OSTERIA BONELLI
Via dell’Acquedotto Alessandrino, 172
Tel. 329 863 3077
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso: domenica
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