La nuova ordinanza di De Luca è davvero clamorosa perchè crea il cliente a chilometro zero: infatti si ha tempo 30 minuti per rientrare a casa dopo le 23, orario di istituzione del coprifuoco. Chiunque vive a Napoli sa che questo è difficlmente compatibile con le imensioni della città metropolitana mentre per le altre province significa non poter allontanarsi a più di dieci chilometri da casa.
Ormai è finita, 20 anni di crescita gastronomica di una regione che non offre altre opportunità sono piallati da una vera e propria follia istituzionale che tende a colpire chi ha rispettato le regole, costretto a pagare per le follie della Movida.
L’obiettivo ormai è chiaro: mettere i ristoranti in condizione di non lavorare nonostante questo tipo di esercizi non ha nulla a che vedere con le follie della Movida
In sintesi c’è obbligo di chiusura dal 23 ottobre al 13 novembre, di tutte le attività commerciali, sociali e ricreative dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo: “Gli avventori degli esercizi di svolgimento delle attività indicate al primo periodo sono tenuti a rientrare al proprio domicilio, dimora o residenza entro le ore 23,30 – si legge nell’ordinanza – dalle ore 23,00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute. E’ sempre consentito il rientro al proprio domicilio, dimora o residenza dal luogo di lavoro”
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