Ooni – Storia di una company che diventa community nel nome della pizza

Pubblicato in: News dalle Aziende e dagli Enti

di Laura Guerra

Una pizza fatta in casa, fragrante e saporita con un risultato a prova di pizzaiolo e dei palati più esigenti. Ai tradizionali ingredienti – farina, acqua, lievito e sale- per l’impasto che cresce il tempo giusto – e alle farciture classiche o più creative è necessario un forno progettato per sfornare una pizza casalinga a regola d’arte.

Ci hanno pensato dieci anni fa Kristian Tapaninhao e Darina Garland che, provando a fare la pizza a casa loro, hanno capito che per passare da un risultato buono a straordinario ci voleva la temperatura adatta. Fondarono la company Ooni, oggi diffusa in tutto il mondo, con una rete di distribuzione  in  novanta paesi che ha in catalogo forni da esterno alimentati con diversi combustibili e varie misure ma che raggiungono lo stesso risultato: cuocere perfettamente ad una temperatura costante di 500°, una pizza home and hand made sana, bella da vedere, profumata e ottima da mangiare. Si tratta di una gamma di forni portatili e accessori progettati, realizzati e testati per garantire una bella esperienza di condivisione a tavola.

Un brand globale nato in una casa per condividere con gli appassionati i segreti della giusta cottura, che deve il suo successo ad una rete di professionisti e cammina sulle scelte delle persone, si diffonde negli eventi speciali e arriva fin nei giardini e sui terrazzi degli amanti della pizza.

Come nel caso di Davide Ruotolo, resident pizzaiolo di Palazzo Petrucci, elegante locale nel cuore di Napoli e vincitore del premio Giovane Pizzaiolo dell’Anno 2022 per la classifica Italia della guida 50 Top Pizza 2022, che lo utilizza in occasione di esclusive serate evento e ha messo a punto una ricetta di focaccia studiata per usare al meglio questo strumento.

In quanto ai consigli per chi è alle prime armi, chef Ruotolo consiglia di partire con un impasto al 60% di acqua, poi andando avanti con l’esperienza, provare con percentuali più alte per chilo di farina. Dritte indispensabili per garantire la gioia e il piacere di mangiare una pizza fatta a mano e sentirsi parte di un mondo.

Una community di esperti e appassionati riuniti intorno al disco più amato di sempre, che cresce di anno in anno; certo i numeri sono lievitati in occasione della pandemia quando mettere le mani in pasta è stato per tutti un buon antidoto alla mancanza di vita sociale, tendenza che però con la ripresa delle relazioni non si è arrestata. Anzi ha trovato il suo ambiente ideale e moltiplicatore nel digitale.

Il marchio Ooni infatti, grazie a scambi, post, conversazioni, impression, condivisioni, registra sui social performance e gradimenti altissimi. Tra Youtube, Instagram, gruppi e fanpage di Facebook, Twitter e Tik tok, gli appassionati della pizza riuniti intorno al brand Ooni toccano il milione di presenze.

In quanto alle scelte di responsabilità sociale oltre a destinare l’1% del fatturato a progetti di riforestazione, l’azienda misura ogni anno gli indici di impronta carbonifera e di emissioni con l’obiettivo di ridurli e utilizza confezioni e sacchetti riciclabili nel rispetto della carta dei valori – passione, innovazione, gentilezza, rigore e ambizione – che Ooni si è data per lasciare un’impronta positiva nel mondo.

La pizza di Davide Ruotolo nel forno Ooni

 

La ricetta di Davide Ruotolo

Ingredienti per l’impasto

• 1 kg di farina tipo 00

• 200 g di farina tipo 1

• 3 g di lievito

• 700 g di acqua

• 30 g di sale

• 25 g di zucchero

• 25 g di olio

 

Procedimento

In una ciotola capiente mescolare a secco la farina e il lievito per 2 minuti. Aggiungere 600 g di acqua ed impastare per 5 minuti. Unire il sale e lo zucchero ed impastare per altri 5 minuti. Aggiungere il resto dell’acqua e poi l’olio. Impastare per 5 minuti. Lasciar riposare per 30 minuti. Stendere l’impasto e fare delle pieghe ogni 30 minuti, per 3 volte. Lasciar lievitare per 3 ore. Formare dei panetti da 150 g l’uno e lasciarli lievitare per 5 ore. Stendere e condire.

I tempi indicati si riferiscono alla lavorazione a mano. Nel caso in cui si usino elettrodomestici i 5 minuti necessari per tutti e tre i passaggi diventano 8.

 

 


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