di Emanuela Sorrentino
Le innovazioni nel mondo pizza non finiscono mai. Ma stavolta non parliamo di impasto e topping ma di cottura, nello specifico di forni portatili, per aiutare chiunque a migliorare l’esperienza di preparazione della pizza e fornire gli strumenti e le conoscenze per rendere questo processo il più divertente possibile.
Make pizza è il claim di Ooni che dal 2021 ha introdotto i forni per pizza portatili che raggiungono i 500 gradi in meno di 20 minuti e cuociono la pizza su pietra in un minuto.
Darina Garland, co-fondatrice e co-CEO della compagnia entra nel dettaglio del progetto realizzato e diffuso ormai con successo, e dei prodotti.
Come è nata l’idea di questo prodotto? L’Italia e il suo alimento simbolo, cioè la pizza, vi hanno ispirato?
« Sì, fondamentalmente il desiderio di poter realizzare un’ottima pizza in stile napoletano – il cibo più conosciuto e amato nel mondo – è stato alla base di Ooni. Mio marito Kristian ed io vivevamo a Londra nel 2012 e Kristian si era davvero appassionato nella preparazione della pizza fatta in casa. Si rese conto che le sue pizze erano buone, ma non eccezionali. Non era possibile ottenere una pizza autentica nel nostro forno di casa, con le sue temperature limitate. Così Kristian iniziò a cercare dei forni per pizza a legna, ma le uniche opzioni che riuscì a trovare erano enormi, con costi proibitivi e davvero ingombranti.»
E poi?
«Nonostante non fosse un designer o un ingegnere, Kristian si mise a progettare e a realizzare alcuni prototipi di forno. Dopo molti test eseguiti nel cortile di casa, riuscì a creare il primo forno a legna per pizza portatile al mondo. E fu così che nacque Ooni! Le prime pizze cotte con quei prototipi di forno rimangono tra le più deliziose che abbiamo mai assaggiato.»
Dal primo prototipo ad un’azienda globale… Quali i passi salienti?
«Ci siamo subito resi conto che la nostra vision – rendere accessibile a tutti la pizza di alta qualità – piaceva a molte persone e che c’era assolutamente un mercato per i forni per pizza portatili. Inizialmente abbiamo raccolto fondi attraverso una campagna di crowdfunding su Kickstarter nel Regno Unito e abbiamo ampiamente superato il nostro modesto obiettivo.»
Dalla “prova” domestica al mercato mondiale, quindi.
«La qualità del nostro prodotto ha attirato molto rapidamente l’attenzione dei sostenitori, così come quella dei media e dei rivenditori di tutto il mondo. Dal nostro lancio, siamo diventati il brand n. 1 di forni per pizza, un’azienda pluripremiata che vende a livello globale, con oltre 300 dipendenti tra il nostro quartier generale scozzese, gli uffici di Austin (in Texas), Bonn (in Germania), Shanghai (in Cina) e Melbourne (in Australia). L’innovazione è uno dei nostri valori fondamentali e ha guidato la crescita della nostra gamma di prodotti, che comprende forni di varie dimensioni e alimentati con diversi tipi di combustibile, e accessori essenziali, pensati per aiutare la nostra appassionata community a preparare pizze fantastiche.»
Nella fase di lancio, almeno in Italia e in particolare a Napoli, ci sono state associazioni che vi hanno affiancato (ricordo un evento con AVPN). E negli altri Paesi c’è interesse e curiosità di maestri dell’arte bianca e associazioni verso questi forni?
«La tecnologia, il design e le caratteristiche del nostro forno per pizza multi-combustibile Karu 16 l’hanno reso il primo forno per pizza domestico in assoluto approvato dall’AVPN, ciò significa che è realizzato secondo le normative ritenute necessarie per cuocere un’autentica pizza in stile napoletano. Il team dell’AVPN è stato davvero di supporto e ci ha permesso di entrare in contatto con gruppi di persone amanti della pizza in tutto il mondo.»
La pizza è un piatto riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo. Dove riscontrate più interesse per i vostri forni?
«Siamo fortunati ad aver assistito a una crescita in numerosi mercati in tutto il mondo e Ooni è diventata un’azienda globale pluripremiata. La maggior parte dei nostri clienti si trova nel Nord America, nel Regno Unito e nei paesi dell’UE, tra cui Italia e Germania. Abbiamo recentemente lanciato il nostro sito web in Australia e Canada, e arriveremo in altri Paesi in futuro.»
Sono molti i professionisti che hanno deciso di provare i vostri forni e magari acquistarli? In che parti del mondo?
«Molti pizzaioli professionisti usano i forni Ooni per i loro ristoranti pop-up o per preparare la pizza a casa o in viaggio. Ooni permette a chiunque di preparare la pizza in qualsiasi spazio all’aperto.»
E i privati come hanno accolto questa novità? Preferiscono quelli a gas o multi-combustibile? La differenza di cottura si avverte? Ed è riconoscibile da tutti?
«Vogliamo fornire alla nostra community la massima versatilità per quanto riguarda le opzioni di combustibile. Ad esempio il nostro Fyra 12, che è un forno per pizza a pellet, e il Koda 12, alimentato a gas, sono sempre tra i più amati, grazie alla loro incredibile facilità d’uso e al design compatto. Cucinare con pellet di legno offre un’esperienza divertente e un po’ più rudimentale. Ti dà la soddisfazione di riuscire a regolare un fuoco alla giusta temperatura e sprigiona quell’aroma affumicato che associ subito alla vita all’aria aperta. Dall’altro lato, cucinare con il gas è estremamente comodo: giri una manopola, accendi il forno e il gioco è fatto. Poi c’è il forno multi-combustibile Karu 16, che consente ai consumatori di sperimentare le funzionalità più avanzate e la possibilità di cuocere ad alte temperature con legna o gas, e a bassa temperatura e lentamente con la carbonella.»
Blog, community, ricette on line…cosa proporrete in futuro?
«L’innovazione è fondamentale per Ooni, ma non abbiamo mai perso di vista il motivo per cui continuiamo a innovare e a sviluppare nuovi prodotti e cioè portare gioia nei giardini delle persone e incoraggiare tutti a preparare la pizza. La magia dei forni per pizza Ooni sta nel loro potere di unire le persone. Il nostro team dedicato all’innovazione crea e testa costantemente nuovi prodotti per continuare a definire questa categoria del settore cooking e far crescere la nostra community di appassionati.»
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