In questa vita frenetica ogni tanto ricevi un pugno nello stomaco che ti ferma. La notizia di una persona perbene che se ne andata troppo presto. E’ il caso del professore Alberto Ritieni, grande esperto in sicurezza alimentare, che ho avuto l’occasione di incrociare più volte in molti convegni e di cui avevo avuto la possibilità di misurare, oltre che lo spessore scientifico, ache quello umano e personale. Una brutta perdita per l’Università e la ricerca, proprio in un momento in cui tante figure professionali di insegnanti e ricercatori federiciani stanno dando il loro contributo fondamentale al settore agroalimentare campano e italiano dedicandosi ad esso con passione e dedizione.
Riporto perciò quanto ha scritto di lui ufficialmente la Federico II.
Lutto in Ateneo. È venuto a mancare all’improvviso il professore Alberto Ritieni
Il professore Ritieni si laurea con lode in Biologia alla Federico II. Dopo un periodo di ricerca presso la ENICHEM di Milano e il CNR di Bari, rientra nell’Ateneo federiciano come ricercatore universitario, per poi diventare Professore Associato ed infine Professore Ordinario.
La sua attività scientifica è incentrata sulla sicurezza alimentare, sulla determinazione dei livelli di contaminanti negli alimenti, sulla qualificazione e la tracciabilità delle materie prime convenzionali di origine soprattutto vegetale, sulla progettazione e realizzazione di novel foods e integratori alimentari, sulla ottimizzazione e applicazione di metodi analitici avanzati mediante HPLC e spettrometria di massa tandem ad alta risoluzione nei settori agro-alimentare, nutraceutico e farmaceutico.
Il professore Alberto Ritieni si è sempre speso per la Federico II con appassionato impegno professionale. Il suo entusiasmo nella ricerca e nella divulgazione scientifica, il suo generoso coinvolgimento nella didattica, la sua intelligenza ed ironia non potranno mai essere dimenticati da coloro che hanno avuto l’onore e la fortuna di conoscerlo.
L’improvvisa scomparsa di Alberto Ritieni coglie tutti impreparati e lascia i suoi cari, i suoi amici, i suoi colleghi e i suoi allievi in uno stato di incredulo sconforto e smarrimento.
L’Università Federico II perde uno scienziato e un docente che avrebbe potuto dare ancora un grandissimo contributo istituzionale, i suoi allievi perdono una guida di rara ricchezza, i suoi colleghi perdono un indimenticabile amico.
La comunità federiciana tutta si raccoglie commossa intorno alla famiglia.
Alla famiglia giungano le nostre condoglianze e il rimpianto di non poter godere più dei usoi studi e dei suoi interventi
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