di redazione
L’Earth Day, è stato istituito dalle Nazioni Unite per porre l’attenzione sulla tutela dell’ambiente e dell’intero ecosistema del Pianeta. La prima volta si svolse nel 1970, su iniziativa dell’ambientalista e pacifista John McConnell. Ogni 22 aprile si celebra l’Earth Day o Giornata Mondiale della Terra. L’idea naque a McConnell nel 1969, sull’onda del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California.
La sostenibiltà, la lotta allo spreco, sono sempre di più temi trattati dai grandi cuochi del mondo. Grazie anche alla mediaticità della figura del cuoco, assume un ruolo sociale diverso. Non è sufficiente, nel mondo moderno, saper fare un buon piatto, corretto tecnicamente e stilisticamente. Sono diventati prioritari anche il benessere a tavola dei propri ospiti, la sostenibilità delle produzioni impiegate nei piatti, la valorizzazione del mondo vegetale, l’appartenenza, dettare un modello di alimentazione e di conseguenza di ristorazione sostenibile.
E’ necessario, anche a tavola, un uso consapevole ed etico, che spinga a rispettare l’ambiente, un bene di cui noi tutti siamo azionisti, a non dimenticare mai il ruolo sacro del cibo e al suo rispetto.
Olitalia scende in campo per la Giornata Mondiale della Terra con il progetto Plastic No More, che si inserisce in un più ampio percorso per la riduzione dell’impatto ambientale. Infatti dal 2020 l’azienda di Forlì ridurra del 30% l’utilizzo di plastica, per poi proseguire in un programma ancora più ampio negli anni a venire. Nell’italia sempre più in crisi, sociale ed economica, dove l’agroalimentare è forse l’unico vero motore di sviluppo, speriamo ch esempre più azienda seguano l’esempio di Olitalia.
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