di Floriana Barone
Si è svolta il 29 novembre, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato, la presentazione del libro “Oleoturismo. Opportunità per imprese e territori”, scritto dall’ex senatore Dario Stefàno, docente e padre della norma sull’oleoturismo e dalla giornalista Fabiola Pulieri, esperta di enogastronomia.
A moderare il dibattito è stato il conduttore della Rai Massimiliano Ossini, che ha ricordato la presenza di oltre 500 cultivar sul territorio nazionale: l’Italia, infatti, è il secondo produttore di olio europeo con il 13% della produzione, dopo la Spagna (con una produzione pari al 67%).
Dario Stefàno è stato il “padre” delle norme che, nel triennio 2018-2020, hanno introdotto la disciplina delle attività di oleoturismo e enoturismo nell’ordinamento italiano. La legge nazionale sull’oleoturismo, la n.169, è entrata in vigore il 27 dicembre 2019, mentre il decreto interministeriale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2022. La norma nazionale necessita di un recepimento da parte delle singole regioni e delle province autonome. Attualmente le regioni che hanno recepito il combinato disposto sull’oleoturismo sono quattro: la Liguria, la Toscana, l’Umbria e il Veneto.
“L’oleoturismo non si racchiude solo nel momento della degustazione, ma è un’esperienza da vivere nei luoghi produttivi – ha spiegato il manager e docente pugliese –, con la necessità che sia autentica e caratterizzata da due elementi essenziali: competenza e qualità. L’offerta, quindi, deve raccontare una storia vera nei luoghi di produzione: il turista cerca autoctonia, identità territoriale”.
Questo è un libro dedicato a tutti – ha precisato la giornalista Pulieri –, scritto con l’obiettivo di aprire uno sguardo a 360°sull’olio, che non deve essere considerato un condimento, ma un alimento, fondamentale per la nostra salute. Il libro fornisce al lettore numerose idee e spunti interessanti anche per chi si approccia per la prima volta a questo mondo”. Fabiola Pulieri ha poi evidenziato la capacità dell’olio di dare emozioni, la necessità che sia un prodotto di qualità e l’importanza di fare rete, non solo tra i produttori, ma anche nell’intera comunità […] L’olio è vivo, è condivisione”.
Massimiliano Ossini ha parlato della necessità per i ristoranti italiani di avere la carta degli oli e di quanto sia rilevante oggi riuscire a comunicare la qualità dell’olio. Stefàno ha messo l’accento sul valore di un lavoro formativo nelle scuole, a cominciare dagli istituti superiori. “Il fermento già esiste: dobbiamo solo qualificare l’offerta”, ha detto il manager di Otranto.
“L’olio si può anche raccontare, ma è importantissimo degustarlo: l’unicità di ogni olio viene fuori solo attraverso la degustazione – ha proseguito Fabiola Pulieri –. Perché degustazione è sinonimo di conoscenza: per un produttore di olio che vuole fare oleoturismo la comunicazione è fondamentale, anche per superare il confine nazionale, soprattutto attraverso la presenza di cartellonistica, della geolocalizzazione e dei social, affidandosi a figure professionali”.
“Il nostro obiettivo è quello di mettere insieme una squadra per fare un’azione di monitoraggio sul sistema – ha spiegato Stefàno –, con un occhio attento sul tema della comunicazione, raggiungendo una nuova frontiera sul tema della digitalizzazione”.
“L’oleoturismo è un’immensa possibilità per chi ha la forza e il coraggio di coglierla”: scrivono Stefàno e Pulieri nelle conclusioni del libro.
Oleoturismo.
Opportunità per imprese e territori
Di Dario Stefàno e Fabiola Pulieri
Agra Editrice 22€
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