Barack Obama ha scelto il più esclusivo ristorante italiano di Washington, Cafe Milano, per festeggiare il 49/esimo compleanno della moglie Michelle.
La first couple, accompagnata da una ventina di amici ha goduto per oltre tre ore delle bontà tutte «Made in Italy» preparate nell’elegante locale che si trova nel cuore di Georgetown, nel 3251 di Prospect Street, di proprietà di Franco Nuschese, da vent’anni nella capitale americana, ma campano doc.
Tra gli invitati d’eccezione di Barack e Michelle, l’amica di una vita Valery Jarrett oggi senior adviser del Presidente, l’immancabile suocera la signora Robinson e il ministro della Giustizia Eric Holder e signora. Tutti loro si sono accomodati nel privè, al primo piano del locale.
Il menù della cena presidenziale riflette la migliore tradizione della nostra tavola: antipasti a base di mozzarella di bufala e peperoni marinati, quindi fusilli bucati alla genovese con pecorino romano.
Per secondo cernia con purea di finocchio e cime di rapa, tagliata di manzo al sale nero. E per finire ricotta e pera.
Il titolare del locale, nominato di recente commendatore della Repubblica, è abituato alla presenza dei vip di Washington: Bill Clinton e Arianna Huffington, solo per fare due nomi, sono tra i suoi clienti. Nel 2008, quando Benedetto XVI venne in visita pastorale a Washington, fu lui a organizzare il pranzo in occasione del suo 81/esimo compleanno che cadeva in quei giorni. E sono di casa anche giudici della Corte suprema come Antonin Scalia e stelle della musica come Quincy Jones.
Tuttavia questa è la prima volta che Obama è tra i suoi clienti da quando è stato eletto presidente: «Siamo stati pre allertati due settimane fa – racconta Nuschese -, ma solo ieri abbiamo avuto la conferma che sarebbero arrivati. Michelle ha mangiato qui durante la campagna elettorale.
Ma Obama mai da quando è presidente, mentre in passato, quando era senatore, veniva spesso. È stata una bella serata: ci ha detto che questa era un po’ l’ultima sera un po’ tranquilla prima di rituffarsi nel secondo mandato. Mi ha detto sorridendo che Panetta è a Roma in questi giorni.
Hanno cantato ‘Happy birthday’ a Michelle, che era raggiante. Il piatto che ha gradito di più? Senza dubbio i fusilli alla genovese. Io l’ho salutato dicendogli che se lui ha successo, anche noi, uomini del business avremo successo». Per la cronaca, il conto è stato pagato dalla famiglia Obama. (ANSA).
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