Pizzeria ‘O Sarracin a Nocera
Piazza Trieste e Trento, 9/12
Tel. 0813652772
Instagram @osarracinpizzeria / @pizzerieosarracin
Prezzo €15/20 a persona
Aperto tutti giorni 12:00/15:00 – 19:00/00:00 – Domenica solo sera.
di Christian Cutino
Siamo da O’Sarracin di Angioletto Tramontano a Nocera Inferiore, luogo che lo ha consacrato come punto di riferimento nell’Agro Nocerino-Sarnese per la pizza a ruota di carro. Il suo format, da poco esportato anche a Nola è chiaro: pizza – ‘a rot e carrett – ingredienti semplici e un servizio informale.
Il suo menù parla alla pancia e ti convince con fritti classici e delle pizze che, francamente, mi hanno ricordato i gusti golosi della mia infanzia. Non manca però l’attenzione alla stagionalità con fritti e pizze speciali che abbiamo voluto assaggiare.
Buona la frittatina di pasta del giorno con zucca e salsiccia, particolarmente piacevole la punta piccante che del resto parla sempre ai ricordi di una cucina casalinga. Ma veniamo al dunque: le due pizze a ruota di carro -Stagionale e O’Sarracin- rispecchiano la tradizione; l’impasto diretto preparato da Angelo con farina 0 ha un’idratazione non molto spinta – inferiore o uguale al 65% – e viene steso portando il panetto fino alla sua massima elasticità così da favorirne una cottura rapida e grazie alla poca acqua presente, asciutta.
Buone entrambe le pizze, interessante la stagionale, gustosa la ‘O Sarracin. Angelo Tramontano dopo lunga gavetta, negli anni, è riuscito a creare una formula vincente che soddisfa i gusti del grande pubblico senza perdere l’attenzione alla materia prima e al prodotto pizza.
Per questo tornare da ‘O Sarracin è sempre un piacere.
Scheda del 13 novembre 2023
‘O Sarracin a Nola
Via Variante 7 Bis 297
tel. 0810105623
nola@osarracin.com
di Daniela Faiella
Sottile, dal bordo quasi invisibile, larga più del piatto, bella da guardare e gustosa da mangiare. Allettante per occhi e palato. E’ la pizza a ruota di carro – o “a rot’ è carrett” – la più gettonata del momento. Verace, popolare, è la pizza stesa con i polpastrelli fino a strabordare dal piatto, che tende ad imporsi con autorità all’ordinaria pizza “a canotto”, dal cornicione gonfio e soffice, protagonista del mondo pizza negli ultimi anni. Favorita dai tradizionalisti, che la ritengono simbolo della vera pizza napoletana, la pizza a ruota di carro è quella proposta da molte pizzerie in Campania, non solo nell’area del centro storico di Napoli, sulle orme di marchi famosi che hanno costruito il loro successo proprio sulla tradizionale pizza sottile e dalle dimensioni maxi, ma anche in provincia dove, nel nome della “ruota di carro”, si consolida l’arte di pizzaioli emergenti.
E’ il caso del poliedrico Angioletto Tramontano “’O Sarracin” che, fedelissimo alla tradizione della “ruota di carro”, dal quartier generale di Nocera Inferiore (piazza Trieste e Trento) è sbarcato con la sua pizza “Style” a Nola, dove circa un mese fa è stata inaugurata la seconda pizzeria del marchio (via Variante 7 bis, 297) . Un successo preannunciato – dopo l’apertura col botto, nel 2017, della sede principale di Nocera Inferiore – reso possibile grazie alla coraggiosa intuizione degli imprenditori Rosario Stanzione e Massimiliano Nota, che hanno suggellato una nuova partnership con Umberto Nuzzo e Mario Luce, operanti da anni nel settore e già titolari di pizzerie tra Napoli e Roma. Arredamento moderno, lineare, per un locale elegante e raffinato, impreziosito da marmi chiari e dai velluti rosso amaranto delle sedute, con 70 posti a sedere all’interno che, aggiunti a quelli disponibili nell’area esterna (un giardino di circa 300 metri quadri), lievitano fino a 125, con una media giornaliera di 450 pizze sfornate, 650 nel fine settimana.
Tutte rigorosamente “Style”. Si, perchè ai tavoli della pizzeria “O’ Sarracin” di Nola vengono servite solo ed esclusivamente pizze “a rot’ è carrett”, ovvero fuori dal piatto, con un diametro che oscilla tra i 35 ed i 40 centimetri. “Sapori autentici per una ruota di carro che ti resta nel cuore” è scritto nel menù, che presenta poco più di 20 pizze, suddivise in tre categorie (“Le pizze di Angioletto”, “La tradizione” e “I grandi classici”). Ogni pizza è stata ribattezzata con il nome di una strada di Nola. Un omaggio alla città dei Gigli dove la Style targata “O’ Sarracin” di Angioletto Tramontano è già un successo.
Scheda del 27 giugno 2023
di Francesca Faratro
La pizza perfetta non si dimentica. Quella che, scoperta una volta, diventa la “preferita”, da ordinare a casa o consumare direttamente in pizzeria. E’ quella che non solo risveglia i sensi ma quella che diventa parte della nostra memoria, andando a ricercarla ogni qual volta che ne abbiamo bisogno.
E i clienti del ‘O Sarracin di Nocera Inferiore questo lo sanno bene quando, in gran numero, aspettano in fila per prender posto presso il locale di Angelo Tramontano, pizzaiolo esperto che ha incentrato la “sua” arte bianca scegliendo la tipologia a “ruota di carro”.
Un disco di pasta il suo con un formato più grande, che fuoriesce dai bordi. Cottura veloce, attenzione per la lievitazione, ingredienti di prima qualità e anche spettacolo (se si ha la fortuna, si può assistere anche a delle vere e proprie esibizioni di pizze che ruotano e volano sulle mani esperte).
Per questi motivi e per altri ancora, Angelo ha deciso di bissare il suo storico punto e da qualche settimana ha aperto in un’altra citta. Dove? A Nola.
“Nella città dei Gigli inizia un nuovo percorso della pizza style.– afferma Angelo Tramontano – Devo ringraziare chi mi ha permesso di realizzare ciò, il mio costante supporto: Rosario Stanzione e Massimiliano Nota. Con loro dal 2023 porto avanti una nuova partnership e un soft re-branding del marchio con Umberto Nuzzo e Mario Luce, nell’ottica dell’ampliamento anche estero.”
In un locale moderno e con un piacevole giardino di 300 mq. per le calure estive prende vita lo stile di Tramontano con una proposta che esaudisce i desideri di tutti.
Si inizia con i fritti, rigorosamente fatti a mano, che seguono e rispettano la scuola napoletana e le sue varianti con arancini, crocchè. Per le frittatine ci sono più versioni da scegliere, partendo dalla classica con salumi e formaggi.
La parata di pizze poi, invade e travolge la scena, con il genere “Style”, quello che contraddistingue O’Sarracin, noto anche come “a ruota di carro” per un disco di pasta dal gusto assicurato.
La carta è vastissima e da questa si potrà scegliere la propria variante preferita.
Tramontano propone l’imperdibile “Tradizione” con le sorelle Cosacca, Margherita e Marinara alle quali si aggiunge poi la selezione “I Grandi Classici” che vede i topping più complessi ma che hanno alla base sempre la semplicità con i connubi provati e riprovati e che hanno fatto la storia e l’evoluzione della pizza. C’è la salsiccia e broccoli, la classica Diavola, Bufalina e la Primavera.
Categoria poi più “originale”, (oserei dire più autentica e personale) è quella delle “Pizze di Angioletto”, ovvero una carrellata di dodici pizze proposte in base all’esperienza costruita nel tempo. Sono versioni nuove ma incentrate sulla tradizione e sulla classicità, un mix perfetto che mette insieme le altre due categorie in carta.
E’ bello così ritrovarsi con un menù che non tedia, che non corrompe con un sequenze troppo articolate, che non annoia prima ancora di iniziare a mangiare lasciando perdere entusiasmo e allegria con i quali si è varcati la porta d’ingresso. Angelo Tramontano propone i gusti “giusti” per lasciar assaporare la sua pizza, il suo disco di pasta.
Lo fa con semplicità, senza fronzoli e ornamenti inutili.
Le proposte raccontano il territorio dov’è cresciuto, le pendici del Vesuvio e i prodotti che, preziosi, ha a disposizione.
Senza strafare offre abbinamenti che hanno di base il fior di latte, il pomodoro San Marzano e poi, tutti quegli ingredienti che fanno parte del paniere di prodotti che aveva a disposizione sin da bambino.
Non mancano le insalate, anche queste proposte con gusto. A base di pollo o con scarola e alici di Cetara alle quali si aggiunge anche la versione vegetariana con olive e ciliegine di bufala DOP.
Ma la pizza no, non può mancare. Va assaggiata e degustata e dopo la sede di Nocera Inferiore sapete dove far tappa adesso!
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