di Enrico Malgi
La Sardegna è un’isola posta al centro del Mediterraneo molto bella, aspra e selvaggia, spazzata continuamente dal vento, circondata da un mare stupendo e contornata da un alone di mistero perché le sue origini sono molto remote, risalenti a prima dell’espansione ellenica nel Mare Nostrum. Qui, infatti, ha dominato per secoli l’antica civiltà nuragica fin dal II millennio a.C., la quale durante i secoli ha intrattenuto fiorenti commerci con i Micenei, i Minoici, gli Iberici, i Fenici, gli Etruschi ed altri popoli.
Ma la Sardegna è anche terra di grandi vini da vitigni autoctoni che si coltivano soltanto qui, come il Nuragus che nel nome richiama proprio la popolazione nuragica, anche se sembra che questa varietà a bacca bianca sia stata introdotta in Sardegna dai Fenici. In questi giorni ho assaggiato una bottiglia di questo vino: Nuragus di Cagliari Doc 2018 dell’azienda Audarya di Serdiana, appartenente a Enrico Pala ed ai figli Nicoletta e Salvatore e curata dall’enologo Vincenzo Mercurio, che l’ha inserita nel suo progetto “Le Ali di Mercurio”.
Nuragus in purezza, allevato ad alberello e spalliera bassa su un terreno calcareo-argilloso. Il mosto fiore fermenta in tini di acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo della bottiglia in enoteca intorno ai 10,00 euro.
Nel bicchiere si può scrutare un solare colore giallo limpido e luminoso, con leggere venature verdoline. Bouquet intensamente e vivacemente fruttato di mandorla, nocciola, mela verde, mandarino, albicocca e melone, tutti insieme fusi in una amalgama ricco di vibrazioni. Il nitido profilo aromatico è segnato poi da coinvolgenti richiami di miele, ginestra, gelsomino, erbe aromatiche e fieno. In bocca arriva un sorso fresco, secco, acidulo, sapido, sinuoso, delicato, elegante, morbido e ben equilibrato. Piglio decisamente minerale e leggermente sulfureo. Tattilità gradevolmente corposa, trattandosi di un vino bianco. Sviluppo palatale succoso e godibile, dinamico e contrastato, per un carattere goloso ed invitante. Chiusura registrata su toni balsamici ed abbastanza lunghi. In abbinamento fregola, gnocchetti sardi (malloreddus), sogliola alla mugnaia e verdure cotte. Gran bel vino davvero, che mi ha sicuramente conquistato. In parte ricorda il Vinho Verde portoghese e l’Albarino spagnolo.
Sede a Serdiana (Ca) – Località Sa Perdera
Tel. 070 740437 – infio@audarya.it – www.audarya.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 40
Vitigni: Cannonau, Bovale, Vermentino, Nuragus e Malvasia.
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