Marigliano (Na) Damà ristorante pizzeria
Via Strada Statale 7 bis Km 45
Google+: https://plus.google.com/u/0/100965671238089765052/posts
Tel. 081.5191428 – +393319834033
www.damaristorante.it
Aperto la sera, domenica anche a pranzo
Chiuso lunedì
Sui 35 euro
di Tommaso Esposito
Siamo sulla strada statale esterna che da Pomigliano D’Arco porta a Nola.
C’è un pullulare di locali dove trattenersi per consumare un drink, un aperitivo, una pizza, un pasto.
Alcuni hanno un target giovane, altri si rivolgono a tutti.
Damà nasce come locale polivalente: bar, braceria, pizzeria, ristorante.
Lo chef è giovane, ha 27 anni.
Si chiama Valentino Buonincontri, ha cominciato tra i fornelli subito dopo l’alberghiero, dove ha studiato sala anziché cucina. Subito si è convertito mettendosi di gavetta prima in costiera e poi a Taverna Estia con Francesco Sposito.
Ora sta qua.
Diciamolo subito. La scelta della proprietà è quella di offrire una cucina di territorio molto piaciona, golosa, con porzioni da soddisfare l’appetito.
E allora tutto fila in sintonia, giacché Valentino senza indugio costruisce piatti secondo questa linea con grande diligenza, ma soprattutto con una buona e collaudata sicurezza.
I risultati sono evidenti nella tenuta dei primi, nella brillante esecuzione dei tempura e nella composizione dei desserts non stucchevoli, né dolci oltre misura.
Vediamo.
Il menù cambia ogni trimestre e ogni giorno sono suggeriti percorsi fuori carta.
La tentazione del baccalà è forte e la seguiamo.
Le proposte di carne e le pizze le riserviamo per una prossima volta.
Ravioli farciti con spigola con gamberi e frutti di mare fiori di zucca.
Buona la pasta fresca per struttura e consistenza. Delicata la farcia. Saporito il sugo.
Paccheri con stoccafisso.
Un atto di fede da queste parti è questo piatto. Molto goloso. Intingolo da scarpetta con il buon pane.
Mussillo di baccalà cotto a bassa temperatura con porro, pomodoro confit e polvere di olive nere. Veramente buono.
Baccalà e verdure in tempura con crema di papaccella. Perfetta la frittura e la cottura del trancio di pesce.
Variazione di babà con cioccolato bianco e cacao.
Profumato e speziato il bagno come ti aspetti e desideri. Veramente non di maniera l’accompagnamento delle creme di cioccolato e panna.
Gelato di frutti di bosco con pane di cioccolata e créme brulé.
Gioco di contrasti termici e tattili con ovvia sostanza di non zuccherina golosità.
La carta dei vini, piccola giustamente, guarda al territorio, ma andrebbe meglio orientata. C’è qualche birra.
Insomma qui vale la pena di passare per sedersi e consumare una cena o il pranzo della festa in un’atmosfera giovane, spesso ravvivata da musica.
Ma soprattutto vale la pena per conoscere la cucina del cuoco come è oggi e, come spero, di sicuro si evolverà.
Dai un'occhiata anche a:
- Caracol: la cucina mediterranea orto/mare di Angelo Carannante a Bacoli
- Sospesi tra storia e bellezza: a cena da Genuini Cilento, “casa museo”
- Panart: la pizza servita al Palazzo Ducale di Carinaro
- La Locanda del Battista, Pizzeria e Ristorante a San Giovanni di Apollosa (BN)
- Due chiacchiere con Bianca Celano: alla scoperta di Materia – Spazio Cucina
- Villetta Jenne, nel Parco dei Monti Simbruini
- Ristorante Matres, il segreto di Capua e le madri di tufo
- La Masseria di Ciccio a Limatola (BN), una verace e rara Trattoria Rurale