di Teresa Mincione
Territorio e originalità sono le parole chiave del nuovo Don Lisandro Osteria Moderna, piccola chicca a pochi passi dal centro e dalla stazione ferroviaria di Caserta. Una scommessa gastronomico-imprenditoriale a firma di Gabriella Bosco, giovane imprenditrice casertana, già titolare con il padre Almerigo Bosco dell’azienda vinicola Cantina di Lisandro a Castel Campagnano e direttrice della proprietà Antica dimora Ai Lecci, dimora di charme a pochi km di distanza. Dopo la laurea in economia aziendale e un master in consulenza e management il passo è stato breve e immediato. Raccontare il territorio casertano e campano non solo attraverso la voce delle materie prime di qualità e dei presidi Slow Food, ma anche attraverso lo spirito di alcuni vitigni (utilizzati anche in cucina) che rappresentano da sempre la provincia di Caserta: Casavecchia, Pallagrello Bianco e Pallagrello Nero. Questa la missione dell’osteria. Il progetto, nato con l’idea di una diversa offerta gastronomica sul territorio casertano, si pone l’obiettivo di puntare su una cucina di piena ispirazione territoriale ma al contempo, contaminata dalla modernità dello studio e della ricerca degli ingredienti. Il locale ha visto un restyling a tutto tondo, dalla sala alla cucina.
Gli originari 40 posti a sedere, oggi, lasciano il posto ai soli 25, sia per la garanzia di un corretto distanziamento, sia per una voluta scelta di un numero di nicchia. In cucina, la novità si chiama Angelo Fabozzo, classe 1985. Dopo aver messo a segno la presenza in brigate stellate come quella di Bruno Barbieri e Fabio Baldassarre, e aver provato un’esperienza di conduzione locale a Teverola, arriva all’Osteria per dar voce a prodotti di territorio come il fagiolo cerato di Alife, le patate di Letino, l’aglio dell’ Ufita, il pomodoro riccio di Caiazzo, le castagne di Roccamonfina, l’olio Evo delle colline caiatine. Il menu è poliedrico nel ventaglio di materie prime di mare e di terra. Dal caviale nero con mandorla gemella di Avola al filetto di Marchigiana in salsa di Pallagrello nero. Per i nostalgici della tradizione un baccalà rivisitato con schiuma di latte nobile e ortaggi bio. Ce n’è per tutti i gusti. La domanda sorge spontanea: un menu degustazione? Working in progress, la voce dalla cucina. La particolarità che colpisce chi arriva in osteria moderna è sicuramente la cantina il cui ingresso è direttamente in sala e la cui storia risale ai primi dell’ottocento.
Utilizzata anche per aperitivi, al suo interno è racchiusa non solo la produzione di cantina di Lisandro ma anche quasi tutti i Pallagrello e Casavecchia prodotti in provincia di Caserta per scelta messi in carta tutti allo stesso prezzo per concedere a chi sceglie la libertà dell’offerta di terroir. Dopo tanto narrare, la prova empirica!
A dare il benvenuto, un full di chips di ragù su tiepido alla ricotta di bufala, dei piccoli coni di patate con spuma ai lupini di mare e limone, piccole pallotte di San Leucio (polpette di patate), carta da musica al sale maldon e grissini stirati a mano.
Gli assaggi di benvenuto sono stati accompagnati da un calice di Asprinio Brut Spumante dell’Azienda Diana di Casapesenna. A seguire una delicata zucca moscata di Napoli declinata al tartufo nero del Molise, mozzarella di bufala campana Dop e funghi.
Accattivante il bufalo campano affumicato arricchito da germogli di erba medica, confettura di olio Evo caiatino e acciughe di Pozzuoli. Un assaggio interessante e gustoso in una raffinata esecuzione in abbinamento al Lancella 2020 Pallagrello Bianco ( Cantina di Lisandro).
Il risotto alle erbe spontanee del Giardino inglese e petto d’anatra affumicato è stato un piacevole incontro con il lavoro di ricerca del territorio dello chef. In abbinamento, il Rosa del Tempo 2020, rosato da uve Pallagrello Nero.
Ben realizzato e gustoso il pollo di cortile con erbe aromatiche e funghi autunnali in abbinamento al calice in purezza di Pallagrello nero di Cantina di Lisandro, Nero di Rena 2017.
La dolce chiusura racconta un pane e miele impreziosito da sale, olio e cioccolato.
I piatti proposti esprimono ricerca sapiente e gusto di territorio. Menu alla mano, la curiosità di assaggio è promossa. La grandezza di uno chef contemporaneo sta non solo nel saper raccontare un territorio attraverso il tempo di un assaggio, ma nell’aver l’arte del ricordo. Dietro ogni piatto c’è studio e fatica, e mai va dimenticato che la cultura del sapere deve avere come luce profonda la cultura della terra.
La cultura ti offre le ali per raccontare, la conoscenza del territorio ti da la forza per spiccare il volo.
Don Lisandro Osteria moderna
Via Vivaldi, 86 81100 Caserta
Tel 0823 441473
Aperto a pranzo e cena. Chiuso lunedì e martedì.
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