Nuits-Saint-Georges 2014 Premier Cru – Domaine Chevillon

Pubblicato in: Champagne e Vini francesi

Nuits Saint George Premier Cru 2014 Domaine Chevillon

Ecco qui un’eccellente bottiglia borgognona di Nuits-Sant-Georges Premier Crus 2014 Domaine Chevillon di solo Pinot Nero naturalmente, che fa al caso nostro e che è stata subito presa d’assalto dai numerosi invitati. Appellation questa stretta tra Beaune e Digione a nord della Borgogna.

 

Nuits Saint George Premier Cru 2014 Domaine ChevillonPassiamo adesso all’esame organolettico del Nuits-Saint-Georges 2014 Domaine Chevillon che abbiamo assaggiato.

Il colore è segnato da un rosso rubino sfavillante non molto concentrato, aderente alla tipologia del Pinot Nero. Il bouquet è riccamente affastellato da molteplici e sospirosi profumi, in cui primeggia subito il tipico aroma varietale di ribes nero. Il naso intercetta poi altre ottime ed intense essenze di frutta fresca, come la ciliegia, la prugna, le fragole, i mirtilli, le more, i lamponi e l’uva spina, insieme a deliziose credenziali di viola, ed a riecheggi di muschio, funghi, zenzero, cannella, liquirizia e tabacco dolce.  In bocca penetra un sorso avvolgente, espansivo, insinuante, fresco, morbido, sapido, rotondo, goloso, vellutato, balsamico, incisivo, equilibrato, armonico ed ottimamente strutturato. Tannini gradevolmente ammansiti. Appeal fine, elegante, pulito, affascinante, seducente, raffinato, sensuale, aristocratico, ammaliante, godurioso ed intrigante. Ampiezza gustativa austera, sublime, infiltrante, stuzzicante e fiera. In generale il Pinot Nero è senza dubbio portatore di una dilatata longevità, per cui penso che potrà durare ancora integro almeno per altri quattro-cinque anni. Scatto finale decisamente appagante ed edonistico.

Il Pinot Nero, i cui acini sono segnati da una buccia sottile e poco colorata, è uno dei vitigni più coltivati al mondo e dà sempre ottimi risultati, soprattutto se allevato in condizioni climatiche ideali più fresche, così da preservare al meglio i suoi eccellenti aromi varietali indiretti che altrimenti tenderebbero a degradarsi in fase di maturazione delle uve.


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