di Marco Galetti
Dire di un piatto, o di un ristorante, che valgono il viaggio, può sembrare una frase ad effetto che, come un boomerang, potrebbe ritorcersi, quindi cercherò di evitarlo, ma che un locale come l’Osteria della Buona Condotta di Ornago, gestita con passione da Matteo Scibilia e dalla moglie sommelier Nicoletta, meriti ampiamente la sosta, credo di poterlo affermare quasi con certezza, il margine di errore, come sappiamo, c’è anche nei rigori calciati da Dybala e da Mertens…
Osteria della Buona Condotta a Ornago, il forno si presenta con un pane alle noci appena sfornato da urlo, cambio idea sul pit stop mordi l’asfalto, qualcos’altro e fuggi, cambio le gomme, cambio l’acqua al canarino e me la godo prendendomela comoda, sul podio ci arriverò lo stesso
Osteria della Buona Condotta, focaccia croccante con formaggi e noci, questa non è una focaccia gourmet, quella con l’impasto e con la guarnizione che prendono strade diverse, questo è Lindor al formaggio, scioglievolezza che invita a socchiudere gli occhi e ad aprire la bocca
Osteria della Buona Condotta, il servizio dell’Hamburger, duecento grammi di carne di manzo alla griglia con insalatina e patate al forno, una certezza per “un piatto e via” qualora gli impegni pomeridiani suonino irresistibili quanto il canto delle Sirene…
La sosta ai box, se siete in zona, è auspicabile e caldamente consigliata, da lunedì a venerdì a pranzo con venti euro si possono scegliere due piatti a scelta dalla piccola carta, acqua, caffè, coperto&servizio, un calice di vino (nel mio caso un buon rosso toscano biologico) sono inclusi.
Il costo non è competitivo perché non è quello il fine, ma il rapporto qualità prezzo, se si guarda nel piatto con un minimo di attenzione, è sicuramente a vantaggio del viandante affamato che non si accontenta di offerte lampeggianti e demotivanti…
Osteria della Buona Condotta, Rigatoni con ragù di luganega (salsiccia) brianzola e grana padano, soffritto tradizionale con sedano, carota, cipolla, arricchito nei profumi e bel gusto da chiodi di garofano, ginepro, noce moscata e pepe.
Dire di un piatto, o di un ristorante, che valgono il viaggio, può sembrare una frase ad effetto che, come un boomerang, potrebbe ritorcersi, quindi cercherò di evitarlo, così ho affermato in apertura di post, poi, ripensando a questo primo appena degustato, sento di dovermi ricredere, dovesse transitare un boomerang da queste parti cercherò di evitarlo.
Dunque, il piatto vale il viaggio, per essere precisi, vale il viaggio da Milano e dintorni in direzione Ornago, Brianza, le scelte in gran parte dipendono dai gusti, ecco, per il mio gusto questo piatto, nella sua semplicità e nella sua perfezione, non solo vale il viaggio ma anche tutto il prezzo del biglietto, per quel che mi riguarda, azzardo, uno dei migliori piatti targati 2017
Osteria della Buona Condotta, Nicoletta, la sorridente sommelier e suo marito, la coppia di ristoratori in una bella foto che trasmette armonia e complicità.
Alcuni rimproverano a Matteo il fatto che potrebbe essere un po’ più client friendly, la mia versione è questa: chi ha la padella dalla parte del manico, la sa usare e mette a tavola un piatto di rigatoni così, ha sempre ragione, il resto è questione di feeling, credo sia un finto burbero, buono quasi come il pane che mette a tavola, che rifugge inutili smancerie, dosando parole e sorrisi, colto e pacato, prima pensa a nutrire al meglio i clienti e, a quelli come me, che si siedono a tavola anche per scambi di energia, regala scambi di opinioni ben al di sotto della linea di galleggiamento, e, per quel che mi riguarda, le persone che come lui riescono a dire in modo naturale e amichevole cose profonde mi piacciono.
Osteria della Buona Condotta a Ornago
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