
Via Privata Bonea, 4, 80069 Vico Equense NA
Andare da lui in questi mesi invernali è confortevole, rilassante. Il locale ormai è un punto di riferimento assoluto, la cucina è leggibile con buone idee innovative che però non escono dal seminato. Peppe Guida sta in una fase della vita in cui non si deve dimostrare più nulla, quel che è fatto è fatto e dunque c’è spazio anche per il divertimento, come negli amuse bouche. Cucina per il cliente.
Nei suoi piatti c’è la memoria, per esempio l’utilizzo della sfavraca, ossia i pezzi di pasta rotti nel pacco, che da soli possono fare un piatto. Una cucina di recupero eredi di una fame ancestrale, quando il problema delle calorie di troppo sembrava una utopia.
Perfette le esecuzioni classiche anche se, rispetto alla città, qui il maiale con la sua dolcezza ha un ruolo più importante.
Dal classico alla leggerezza della riceta più cliccata nel 2016.
CONCLUSIONI
Peppe Guida è nel pieno della sua maturità ed è sicuramente, insieme ad Arcangelo Dandini, Marianna Vitale e Lino Scarallo una delle mani più felici nel rapporto con la pasta. Andare al suo locale, dove la cantina è curiosa e ben gestita dal sommelier Luigi Gargiulo, è una esperienza che ti consente di immergerti nella storia gastronomica partenopea. Peppe è un po’ il Raffaele Vitale della costa, un oste custode dela memoria di quel che faceva la mamma con un occhio a quel che avviene nella modernità. E la capacità di mantere l’equilibrio tra questi due poli è sicuramente il suo pregio maggiore.
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