Via Porta Barsenti
Tel. 080.4974377
www.dimoraintini.it
Dalla Penisola sorrentina alle Murge per esaltare con raffinatezza e creatività i sapori di un territorio ricco di sfumature e suggestioni gastronomiche. È il nuovo viaggio di Gennaro Esposito, la nuova scommessa che lo chef della Torre del Saracino di Marina di Equa gioca puntando anche sul fascino dei luoghi. Location ideale è il ristorante del resort «Dimora Intini», casa d’epoca inaugurata il 18 agosto a Noci con l’obiettivo di farne un elegante punto di partenza per coloro che vanno alla scoperta di questo angolo di Puglia compreso tra la Murgia dei Trulli e la Valle d’Itria. Una scoperta che parte dai sapori e arriva alle attrattive più o meno nascoste di questa terra, come le masserie di campagna, l’arte, i tesori archeologici. Intanto, nelle cucine della «Dimora», lo staff coordinato dallo chef Esposito e «governato» dal giovane Antonio Cacciapaglia esalta ulteriormente il territorio con menù che, anche preso da solo, basta a innalzare un inno al Sud e ai suoi profumi. La base? Gli ortaggi e il grano delle Murge, la cucina antica rielaborata con perizia e rispetto per sposare la tradizione gastronomica del paese (imperdibili i cavatelli con fagiolini e cacioricotta) con le esigenze di un pubblico contemporaneo e certo di palato fine. Un pubblico che non disdegna qualche portata di mare – la brezza del Mediterraneo, d’altronde, arriva fino a qui – ma con il quale guai a fare generiche confusioni «mareterra». «Gennaro sa come rispettare ed esaltare al meglio i sapori netti di questo territorio e non c’è niente di casuale in questa collaborazione, che, sono certo, porterà a qualcosa di molto buono», afferma Enrico Intini, presidente dell’omonimo gruppo e patron del resort. Insomma, non è importante se si lavori con il mare della Penisola sorrentina o con la terra dell’entroterra pugliese; l’importante è non tradire lo spirito dei luoghi. E lo chef questo lo sa benissimo: «Se si parla di cultura gastronomica – ripete spesso Gennaro Esposito – si deve fare riferimento proprio a questo: l’osservazione della natura e la storia del rapporto tra l’uomo e le cose della natura stessa. Per me la magia nasce quando un sapore o un profumo sono vicinissimi a quelli originari ed allo stesso tempo carichi del vissuto di tutte le generazioni precedenti». E sicuramente sono diverse le generazioni passate tra le mura di Palazzo Gabrieli, l’edificio dei primi del XVII secolo che sorge proprio all’imbocco del centro storico di Noci e dal cui recupero è nata «Dimora Intini». Dopo un lungo e minuzioso restauro iniziato nel 1995, il vecchio palazzo nobiliare già preda dell’abbandono è diventato quel raffinato resort che reca inalterato il fascino dei tempi trascorsi. Otto suite ampie e curatissime nell’arredo (sono stati utilizzati solo materiali naturali come il cuoio e il legno) e affreschi d’epoca che talvolta coprono intere pareti andando dal soffitto al pavimento. La residenza è alla base di un progetto ambizioso e più ampio: la formazione di un albergo diffuso nel centro storico di Noci e assieme la sperimentazione di una formula turistica che, integrandosi con alcune masserie produttive che sorgono nelle campagne circostanti, diventi richiamo per categorie di turisti assolutamente emergenti come i «ricercatori di esperienze» e i «food lovers». In breve, i turisti più attenti e più disposti a lasciarsi catturare dall’essenza discreta di certi posti.
Il Mattino 20 agosto 2008
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