Noa Restaurant A Napoli
Via Gaetano Filangieri, 16,
Tel. 081 1957 8001
di Ugo Marchionne
Premessa
Doverosa premessa. La presente – nel pieno centro di Via Filangieri, il salotto bello delle compere della Napoli bene – è una location veramente imperdibile, ben nota a questo archivio, dislocata su tre piani con uno splendido terrazzo che domina con lo sguardo, le chiacchiere, gli affari, le passeggiate e perché no gli affanni dei napoletani. Squadra giovane e motivata, servizio attento, quadro di un team inedito, discreto ma preciso che vuole sicuramente lasciare il segno. Eccezionale dote di gioventù. Dalla mixology al bancone in terrazza passando per il primo piano fine dining per le cene d’inverno, la progettualità del Noa è davvero pensata per lasciare un segno concreto nel framework della fusion in Campania e non solo.
Partendo dagli appetizers, dalla crocchetta di Baccalà su Scarola e Pomodoro, al Poppadom indiano con ricciola e Gamberi Rossi fino al delizioso polpo scottato, il menù del Noa è un vero e proprio viaggio fatto di tecnica e suggestioni che , in un’epoca così complessa da un punto di vista storico, ci porta a viaggiare nel mondo della tavola, da sempre pacifico e pacificato. Una cucina precisa, molto delicata e metodica quella di Alex Pochynok che ha conquistato il pubblico campano sia durante il periodo del suo servizio da Executive Chef al Roji di Nola sia al Jap-One di Roberto Goretti a Napoli ed ora al Noa di Via Filangieri.
Una cucina che esprime tutta se stessa in un rapporto concreto e sincero con la materia prima, rigorosamente della miglior qualità, Manipolata il meno possibile se appropriato o contaminata nel profondo, al fine di farne esprimere tutte le più ampie potenzialità, “Bite size” davvero ben eseguiti. Nuovi signature dish del filone tapas del Noa Restaurant. Nell’ordine: Ssam di pancia di maialino cotto a bassa temperatura per 17 ore, glassata al miele e servita con lattuga e salsa tartara ai capperi e Bun di maialino iberico servito con sweet and sour sauce.
Piatti che definiremmo affini questi due, per proteina e per tipologia di cottura ma che non potrebbero essere più diversi. Freschezza contro rotondità. Dolcezza spinta contro contrasto. Una dicotomia armonica di cui l’umami è sicuramente il fil rouge in entrambe le portate.
Imperdibile il Viaggio a Nerano di Alex Pochynok. Gyoza alla Nerano, Gamberi Rossi e bisque lenta di crostacei. Un piatto veramente ben riuscito, ottimamente eseguito dall’enfant prodige della cucina fusion in Campania e non solo.
La cottura “Teppan” dei ravioli, la dolcezza rotonda e marina dei Gamberi Rossi di Sicilia, la croccantezza aromatica e quasi balsamica delle zucchine fritte a dovere, la menta e la sua bisque, tutte queste componenti rendono il morso davvero intenso e “verde”, senza rinunciare però all’intensità propria della Nerano. Un viaggio, un tributo più che una rivisitazione, un discorso ottimamente affrontato in questo piatto.
Il viaggio continua sui secondi, Pluma Iberica alla brace e strip loin anch’essa alla brace con yucca fritta. Su questo secondo c’è da parlare tanto e diffusamente. Un incontro di culture transcontinentale che fonde il culto del bbq all’americana con gli accoutrements del beef sukiyaki giapponese (i.e. si veda la salsa di accompagnamento a base di tuorlo d’uovo crudo e dunque marinato). I secondi sono la portata di riferimento.
Conclusioni
Interessante e ben strutturata l’offerta del Noa Restaurant che spazia a piene mani nelle cucine, nelle ricette e nelle influenze pan-asiatiche, dalla Corea al Vietnam passando per la Cina, la Tailandia e per il Giappone. Profumi, colori e preparazioni che forse per la prima volta strizzano davvero l’occhio ad una compiuta vocazione internazionale ed internazionalistica di un ristorante nella città di Napoli – dal punto di vista del menù, si intenda. Con ottimo piglio, Alex Pochynok, da Sokal al Vesuvio, è ormai giunto ad una nuova tappa del suo percorso di maturazione personale e professionale, in un momento storico per nulla facile, con misura ed equilibrio ritorna a giocare con il multiculturalismo asiatico, interpretandone in chiave personale le direttrici fondamentali di tavola attraverso il filtro della sua tecnica e delle sue esperienze di vita. Un ristorante di enorme ed indiscutibile successo che la compagine proprietaria ha inteso affidare ai giovani, anche e soprattutto in sala (egregio il lavoro di Giuseppe Gendolavigna e Flora Manzo in sala) poiché pensato appunto per i giovani e per la clientela delle nuove generazioni, strizzando l’occhio ad una proposta ricercata ma assolutamente leggibile e comprensibile. Sicuramente osserveremo da vicino, come sempre facciamo, l’evoluzione della linea nonché torneremo per provare la linea del sushi che rappresenta sempre una delle principali direttrici di ogni ristorante filo asiatico che si rispetti, nonché uno degli elementi principali della carta del Noa Restaurant. Vibrante e vivace il concept . Facilmente prevedibile il suo futuro ruolo da top player di categoria in città. Siamo solo all’inizio, la gioventù e la tenacia è dalla loro parte e il tempo potrebbe velocemente limare i pochissimi spigoli presenti. Il cammino è appena cominciato e la proposta è conturbante ed è in linea perfetta con il concept inedito pan-asiatico e con il luogo in cui si trova.
Noa Restaurant A Napoli
Via Gaetano Filangieri, 16,
Tel. 081 1957 8001
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