Nerone 2007 Nero di Troia Daunia igt

Pubblicato in: in Puglia

LA MARCHESA

Uva: nero di Troia
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Del tridente rosso pugliese il Nero di Troia è sicuramente la punta da affilare: mentre Negroamaro e Primitivo appaiono entrambi destinati a recitare rispettivamente un ruolo di potenza e di frutta, sul destino del nero di Troia pesa ancora qualche interrogativo.
Le risposte le potete trovare a Lucera, vicino a Troia. Dove altrimenti?

Nelle ultime due edizioni di Radici infatti è stato il vitigno più deludente lasciando perplessa la giuria. Mentre per gli altri due rossi pugliesi ciascuno di noi aveva un modello, magari discutibile, le degustazion idel nero hanno creato ancora più confusione. Frutta? Freschezza? Invecchiamento? Tannini? Legno? Molti modelli si incrociavano rivelando alla fine che questo vitigno alla fine è molto giovane come espressione solitaria essendo sempre andato a braccio soprattutto con il montepulciano, dominatore incontrastato della fascia adriatica.

Il Nerone, scagnanome di uno zio di Sergio che amava appicciare tutto, riesce a dare precise indicazioni e noi finalmente ci siamo fatti una idea: quella di un rosso segnato da una frutta presente ma non esuberante, con tannini morbidi, di buona freschezza ma senza le angosce nevrotiche del vicino Aglianico.

Alle spalle di questo progetto, la 2007 è la prima annata ed esce a 12 euro, c’è sicuramente una inesauribile passione di Sergio e Marika, di cui abbiamo già avuto modo di parlare pochi giorni fa a proposito del loro rosato strepitoso. Undici ettari di viti piantate una trentina d’anni fa a spalliera, appena un fazzoletto in una proprietà di 180 ettari utilizzati per il grano.

Ma non solo: ecco per esempio l’orto.

L’orto in un’azienda è un po’ come il giusto particolare in una sala di ristorante, denota passione e curaper i particolari, significa avere un rapporto diverso con la terra, capirne i profumi e il sapore anche nel piatto oltre che nel bicchiere.
Già il colore è di quelli che ci piace, il bicchiere è penetrabile, rosso rubino vivo vivace. Il naso è davvero molto variegato, con sentori di marasca, cotognata, poi pepe e spezie dolci: molto intenso e persistente, mutevole di continuo, ottimo l’uso del legno grande che non impone il tema alla frutta ma lo subisce ricreando alla fine, dopo un anno e più di elevamento e cinque, sei mesi di bottiglia, un’ottimo equilibrio. Ci sembra saggia la decisione di fermentare in acciaio, per i vini è sempre un’ottima partenza.

A tavola il Nerone, dopo aver saziato l’olfatto con la sua finezza e rilanciato il palato con la sapidità imperante, nessuna concessione dolce, si trova in ottimo abbinamento al cibo grazie alla buona acidità che lo accompagna rivelando tutto sommato la sua giovinezza.

Insomma l’idea di un Nero di Troia accessibile, non ostico, non muscoloso, non seppellito in barrique. Molto buono. Sarà interessante vedere adesso l’annata successiva e il suo comportamento nel corso degli anni. Intanto compratelo.

Sede a Lucera, La Marchesa. Tel 0881.524000. Ettari: 180 di cui 11 vitati. Bottiglie prodotte: 70.000. Enologo: Mauro Cappabianca. Vitigni: nero di TRoia, montepulciano, bombino, falanghina.


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