Eleven Madison Park
11 Madison Ave, New York, NY 10010, Stati Uniti
Telefono: +1 212-889-0905
www.elevenmadisonpark.com
Adoro da sempre i fumetti ci sono cresciuto. Adoro New York, la città più elettrizzante del mondo. Adoro Eleven Madison Park. Le tre cose sono strettamente collegate, perchè non c’è ristorante più newyorkese dell’Eleven Madison Park soprattutto dopo la ristrutturazione che ha preso un’intera estate, spostandosi negli East Hamptons.
New York è il set di tanti film e anche dei grandi fumetti. Varcato l’ingresso girevole, si ha come la sensazione che da un momento all’altro entrino Superman, Batman o Spiderman :-D, tre icone nella cultura popolare, identificati con la “Big Apple”.
All’Eleven si entra nel senso più profondo dell’essere newyorkese. Tutto è gigante, tutto è fatto per numeri pazzeschi, tutti sorridono, sempre. Sembra un film degli anni ’60 del secolo scorso, aspetti Dean Martin o Frank Sinatra con il martini in mano, oppure Audrey Hepburn fasciata nel tubino nero in Colazione da Tiffany. Come tutti i ristoranti che adoro nel mondo non è solo cibo, è uno spaccato di una cultura.
Le luci sono più basse rispetto al passato, è moda oramai in Città, la sala resta sempre uno spettacolo, con il suo soffitto altissimo e i suoi spazi enormi. La cucina di Daniel Humm ha subito una piccola rivoluzione negli anni, tornando ad una base classica e rassicurante. Si inizia trovando sul tavolo tanti pacchi da scartare, in ogni pacco c’è una piccola sorpresa golosa. Il caviale con la crème fraîche, l’immancabile e deliziosa egg salad, un rosti di patate ed un brodo di vitello.Un piccolo mosaico da costruire a proprio piacimento, che mette al centro l’ospite e rimanda indietro l’ego del cuoco. Divertentissimo.
La cucina di Daniel, come dicevano ha avuto una virata classica, ma allo stesso tempo più asciutta e meno barocca, concentrandosi su un solo ingrediente. Dolce su dolce per il lobster with pumpkin and citrus. La nota citrica fa risaltare le dolcezze della piccola aragosta e della zucca.I due piatti vegetali, golden oyter mushroom with pine and black truffle e fermented cabbage, stupiscono per intensità e profondità. Su tutti, duck, honey and lavender glazed with shiitake mushrooms. La cucina fatta di padelle e di cotture espresse, di fondi, è quella che ti regala gioia, quella che ti fa godere, non mi stancherò mai di dirlo. Cuoci tutti gli elementi in maniera perfetta, fai distinguere tutti i sapori in maniera netta e precisa, poi lega tutti gli ingredienti con un fondo che però sia leggero, intenso, con un pizzico di acidità. Facile, talmente facile che ci riescono tanti ristoranti a farlo. Per essere però un gradino sopra la perfezione è complicato per tutti ma non in questo ristorante evidentemente.
Il servizio di sala è semplicemente il meglio che si possa trovare in circolazione, a tutte le latitudini e longitudini. Sorridenti, conviviali, mai invasivi, spuntano fuori come gli elfi magici nel Signore degli Anelli. New York state of mind, vero come è pur vero che nessuno riesce ad essere più newyorkese di Eleven Madison Park.
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