di Monica Bianciardi
Nell’area meridionale del Chianti Classico a pochi km da Siena si trova Tenuta Vallepicciola nella zona di Pievasciata con i suoi 107 ettari di vigneto racchiusi nel territorio di Castelnuovo Berardenga.
Percorro la strada provenendo da Nord godendomi il sole stranamente primaverile di una giornata di Gennaio. Il silenzio è interrotto dal rumore della macchina che dal finestrino abbassato lascia entrare odori umidi boschivi. La zona ha lunghi tratti di macchia con cipressi e querce secolari, le strade bianche sconnesse e polverose sono intervallate da brevi tratti asfaltati, ed in alcuni punti anche il più aggiornato tra i navigatori stenta a fornire indicazioni sensate. Arrivando da Sud la Tenuta dista pochi km da Siena; dalla cantina la città appare ben visibile dietro le colline e facilmente raggiungibile nel giro di pochi minuti.
Le coltivazioni di Vallepicciola si discostano dalla media delle altre aziende presenti nella zona con il Chianti Classico che non supera il 40 % della produzione ma in cui trovano ampio spazio anche vitigni internazionali. Qui si coltivano Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero, Merlot, Chardonnay e Malvasia, una scelta che tiene conto dei terreni argillosi con galestro e alberese che forniscono ai vini struttura e concentrazione, ma anche grande freschezza data dall’altitutine di circa 450 mt slm. La guida della tenuta è affidata dal 2021 all’amministratore delegato Alberto Colombo, ed all’enologo e direttore generale Alessandro Cellai.
La tenuta ha un design attuale e lineare, nella sala degustazione le grandi vetrate offrono la vista sul paesaggio dolce delle colline vitate, lasciando entrare la luce solare che dona all’insieme un clima moderno ed accogliente. Nel punto più alto della tenuta immersi nel paesaggio toscano si trova un’antica Cappella risalente al 1300 i cui locali sono attualmente adibiti a vinsantaia. Nel 1996 Bruno Bolfo e la sorella Giuseppina comprano il vecchio convento delle Fontanelle in stato di abbandono, corredato da circa quattro ettari di terreni vitati, trasformandolo poi in Hotel 5 stelle. Negli anni successivi la tenuta si estende tramite l’acquisizione di un’altra piccola azienda confinante “Val di Picciola” la quale aveva in dotazione altri 80 ettari di vigneto. Attualmente l’azienda produce circa mezzo milione di bottiglie con una produzione dipartita su 17 etichette. La cantina di oltre 6000 mq con due piani interrati è stata costruita tra il 2014 ed 2020 secondo criteri sostenibili che sfruttano la gravità ed il recupero delle acque progettata dall’architetto Margherita Gozzi. Attenzione per i materiali, ed un concetto finalizzato a creare un modello produttivo rispettoso per l’ambiente che contemporaneamente valorizzasse il territorio, da qui l’adesione al programma Viva per la sostenibilità della viticoltura in Italia a 360 gradi.
Con un obiettivo di crescita l’azienda ha coniato tre nuovi Grandi Cru di Vallepicciola principalmente rivolti al mercato internazionale con il compito di raggiungere le vette più alte nelle produzioni di qualità. Un progetto ambizioso che prevede l’utilizzo di vitigni internazionali la cui identità aromatica tipica fornita dal territorio toscano si fonde in un connubio di stili e sapori.
In vigna l’approccio è caratterizzato da minor interventi possibili. Raccolte accurate in vendemmia con selezione manuale dei migliori grappoli. La vinificazione avviene in cemento e affinamento, dai 12 ai 24 mesi in barriques a cui seguono 4 mesi di riposo in bottiglia.
Tasting Notes
Vallepicciola Toscana Bianco Igt Chardonnay 100% 2021
Una accurata selezione dei migliori acini di un singolo vigneto di Chardonnay di soli tre ettari e mezzo di circa 20 anni, circa 3000 le bottiglie prodotte. Le uve vengono pressate con ghiaccio secco per 4 ore, poi il mosto trasferito in barrique dove rimane per almeno 12 mesi a cui si aggiungono 4 mesi di bottiglia. Dall’aspetto luminoso e dorato il bagaglio olfattivo apre su riconoscibili nuance tropicali, al rialzo della temperatura nel bicchiere si alternano tonalità mediterranee dove pesca bianca e lime si uniscono ad erbe aromatiche, finocchietto selvatico e menta. Palato suadente dove un’ingresso composto da morbidezza quasi burrosa è sorretto da una intensa vitalità data da freschezza e salinità infiltrante che dona agilità al sorso, il finale persistente ed elegante chiude con un rimando alle erbe aromatiche. Vino molto piacevole da bere già adesso ma che aggiungerà ulteriore complessità negli anni a venire.
Vallepicciola Toscana Rosso Igt Sangiovese 100% 2020
Vitigno rappresentativo Toscano e massima espressione del Sangiovese di Vallepicciola. Vigneto di almeno 50 anni di età che insisteva nei terreni dell’antico convento, composto da più cloni di antichi tralci di Sangiovese; 9000 le bottiglie prodotte. Una selezione di un unico grappolo per pianta e ulteriore scelta di ogni singolo acino. Fermentazione in cemento seguita da sosta in barrique e botte grande prima di ritornare in cemento per almeno altri tre mesi prima dell’imbottigliamento. Vino di grande struttura e balsamicità dai tratti solari e mediterranei. Colore rubino intenso e compatto, nuance olfattive di frutti rossi maturi, gelso, amarena, visciola, infusi in spezie dolci, cacao, tabacco e molte erbe spontanee. Avvolgente e materico ha struttura dinamizzata da un corpo teso vibrante di acidità ritmato da uno sviluppo tannico giovanile ben amalgamato nel frutto, lungamente persistente sul finale ha rinfrescanti rimandi di bergamotto ed eucalipto.
Vallepicciola Migliorè Igt 2019 blend realizzato con 33% Cabernet Sauvignon, 33% Cabernet Franc 33% Merlot.
Miglior vino del Re, ovvero “Migliorè” un taglio bordolese classico per una selezione dei migliori acini di ogni singolo vitigno di cui è composto solo 5000 bottiglie prodotte. Vinificazione cemento barrique per 2 anni e di nuovo cemento prima dell’imbottigliamento per 6/7 mesi prima della messa in commercio. Colore compatto rosso intenso, sprigiona tonalità balsamiche e frutti rossi e neri in composta, fiori appassiti, foglia di tabacco, vaniglia, cioccolato bianco, liquirizia. Estrazione dalla struttura importante dove polpa e freschezza movimentano uno sviluppo dall’intelaiatura tannica serrata, il finale ha mallo di noce e pepe nero.
La giornata di presentazione ha avuto come commentatore per la degustazione Paolo Porfidio, head sommelier di Terrazza Gallia. La sera i vini della nuova linea Grandi Cru di Vallepicciola sono stati sapientemente abbinati ai piatti dello chef Gaetano Trovato di Arnolfo Ristorante, due stelle Michelin, a Colle di Val D’Elsa, Siena, che assieme alla sua brigata ha proposto un menù degustazione di mare e montagna, servito durante la cena di gala svoltasi negli ampi locali della barriccaia della cantina.
Dai un'occhiata anche a:
- A Roma il III° Forum Mondiale delle Donne del Vino con dodici delegazioni da tutto il mondo collegate online
- Taurasi Docg 2008 Contrade di Taurasi Lonardo
- VINerdì di Grantito Igp: Tardivo ma non Tardo 2021, il Verdicchio di Stefano Antonucci
- Giuseppe Mascarello a Nebbiolo nel Cuore: i cru di uno dei più grandi Barolisti alla prova dell’assaggio
- Barolo Roncaglie Stefano Corino Docg 2020 Azienda Renato Corino
- Vinitaly 2024 – Buoni e confortanti i numeri della 56° edizione. I nostri migliori 5 assaggi
- Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore doc 2013 Stefano Antonucci
- Tenuta Perano e Rialzi: un tesoro di equilibrio e freschezza, in casa Frescobaldi