di Enrico Malgi
Quando si beve un vino spumante in generale deve essere fresco, dissetante, invitante, vivace, leggero, poco alcolico, profumato, fruttato e floreale. E poi deve essere piacevole al palato, tanto da indurre a ripetere la beva. Deve anche sapere accompagnare un intero pasto composto da alimenti diversi di terra e di mare (a parte la carne rossa naturalmente), pulendo e sgrassando la bocca. Ecco, così ho tracciato proprio l’identikit del Negroamaro Salento Igp Brut Rosé Vino Spumante di Qualità dell’azienda agricola Santi Dimitri di Galatina, che ho appena assaggiato a pranzo.
Solo negroamaro salentino, che si dimostra sempre di più un vitigno sorprendente e connotato da mille sfaccettature. Metodo Martinotti con permanenza sui lieviti di centoventi giorni (quindi subito pronto, immediato, approcciabile e beverino), vinificazione secondo il sistema della “lacrima” come usa nel Salento, tasso alcolico di appena undici e mezzo e prezzo finale di soli 11,00 euro.
Giova aggiungere ancora che come spumante Brut contiene un residuo zuccherino inferiore ai dodici grammi per litro. Il colore è di un rosa sbiadito, come si usa dire “a buccia di cipolla”. Le bollicine di anidride carbonica che si sviluppano nella flute sono numerose e persistenti. Insomma, è davvero un ottimo spumante da bere come aperitivo, oppure da abbinare a finger food, piatti di pesce crudo, molluschi e stuzzichini vari. Prosit!
Sede a Galatina (Le) – Via Guidano – Contrada Santi Dimitri
Tel. 0836 565866 – Fax 0836 565867
info@santidimitri.it – www.santidimitri.it
Enologo: Andrea Boaretti
Agronomo: Filippo Giannone
Ettari di proprietà: 200, di cui 60 vitati
Bottiglie prodotte: 150.000
Vitigni: negroamaro, primitivo, aleatico, merlot, cabernet sauvignon, fiano, pinot bianco, chardonnay e sauvignon blanc
Foto di Enrico Malgi