Nebbiolo Prima, ultima giornata e considerazioni finali

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Nebbiolo Prima

di Maurizio Valeriani
Tante le novità nell’edizione 2017 di Nebbiolo Prima, l’anteprima internazionale delle nuove annate in commercio di Barolo, Barbaresco e Roero dedicata alla stampa con degustazione alla cieca e servizio al tavolo. Partiamo dalla principale, e cioè l’aver unito l’evento ad un’altra manifestazione, “Grandi Langhe” (a banchi d’assaggio) di solito aperto solo ad operatori professionali nazionali ed internazionali, e quest’anno accessibile anche alla stampa. La seconda novità di rilievo è ahimè quella di aver ridotto il numero di giorni dedicati a Nebbiolo Prima (3 anzichè 5), consentendo alle aziende di inviare al massimo una etichetta nella sala di degustazione (più l’eventuale etichetta della riserva).

Proviamo a tracciare una sintesi della manifestazione, che ci ha consentito di assaggiare, grazie allo straordinario contributo dei sommelier AIS,  tutti i circa i 300 vini  disponibili (anche se eravamo abituati fino alla scorsa edizione ad assaggiarne  500).

Prima giornata: Il Barolo 2013 dei Comuni di La Morra, Verduno, Roddi, Cherasco, Barolo e Novello fanno registrare un discreto numero di vini contraddistinti da carattere ed eleganza (in particolare i campioni provenienti dal Comune di La Morra). Non altrettanto si può dire per il Barbaresco Riserva 2012, dove la gestione dell’annata calda appare abbastanza difficoltosa.

Seconda giornata: gli assaggi del Barbaresco 2014 evidenziano un’annata non facile, anche se non sono pochi i vini, magari non molto strutturati,con carattere e profondità di beva; la riva sinistra del Tanaro (il Roero) non riesce invece a conquistarci nè con la 2014 nè con la Riserva 2013.

Terza giornata: torniamo al Barolo ancora del 2013, ma stavolta dei comuni di Monforte d’Alba, Serralunga, Castiglione Falletto , Grinzane Cavour e Diano d’Alba. Anche in questo caso siamo in presenza di un’annata molto convincente, dove svettano i Barolo di Serralunga e Monforte d’Alba. La Riserva 2011 di Barolo fa registrare invece una lettura non uniforme con vini austeri, tipici e avvolgenti, ed altri leggermente meno vibranti e dinamici.

Non possiamo non chiudere con l’elenco dei nostri migliori assaggi proprio di questa ultima giornata:

Barolo Ceretta 2013 – Germano Ettore Di Germano Sergio (comune di Serralunga d’Alba): grande eleganza, complessità, struttura per questo straordinario barolo, che è un emblema di Serralunga, con il caratteristico imponente impatto iniziale ed un grandissimo finale floreale e speziato;

Barolo 2013 – Abbona Anna Maria (comune di Castiglione Falletto): succoso, sapido, fresco, coniuga potenza con finezza con ricordi iodati e di piccoli frutti di bosco;

Barolo Bussia 2013 – Costa di Bussia Tenuta Arnulfo (comune di Monforte d’Alba): toni floreali e note speziate, anticipano struttura, sapidità e mineralità, ed un lungo finale di macchia mediterranea;

Barolo Vigna Lazzairasco 2013 – Guido Porro (comune di Serralunga d’Alba): impressionante la progressione gustativa che coniuga sapidità con freschezza, struttura e piacevolezza glicerica;

Barolo Ornato 2013 – Palladino (comune di Serralunga d’Alba): austero, con note di frutti rossi e spezie, mostra grande eleganza, avvolgenza e succosità;

Barolo Riserva Bricco Rocca Riund 2011 – Cascina Del Monastero (comune di La Morra): profondità di beva, struttura e complessità caratterizzano questo piacevolissimo barolo, che chiude con ricordi speziati e agrumati;

Barolo Riserva Fossati 2011 – Dosio Vigneti (comune di Barolo): ancora su note floreali e toni fruttati, accompagnati da pienezza, ricchezza e dinamicità del sorso;

Barolo Riserva Monvigliero 2011 – Castello Di Verduno (comune di Verduno): note fumè si uniscono a sensazioni iodate, anticipando avvolgenza e complessità gusto-olfattiva;

Barolo Rocche di Castiglione 2013- Roccheviberti (comune di Castiglione Falletto): spezie, frutti rossi, e viola sono i marcatori, mentre freschezza, sapidità e struttura completano il quadro;

Barolo Badarina 2013 – Grimaldi Bruna (comune di Serralunga d’Alba): in una parola Serralunga, con la sua tipicità e il suo impatto irruento, ed anche con la sua caratteristica freschezza e sapidità;

Barolo 2013 – Figli Luigi Oddero (Più Comuni): una lunga scia salina accompagna complessità olfattiva e progressività del sorso; profondità di beva ed avvolgenza completano il quadro;

Barolo 2013- Nada Giuseppe (comune di Serralunga d’Alba): ancora un grande e tipico barolo di Serralunga, con toni speziati e fruttati, potenza e grande materia;

Barolo Bricco Rocche 2013 – Ceretto (comune di Castiglione Falletto): tutto giocato sull’eleganza e sulla freschezza, chiude con bellissime note floreali ed agrumate;

Barolo Ciabot Tanasio 2013 – Sobrero Francesco (comune di Castiglione Falletto): parole d’ordine freschezza e bevibilità, senza rinunciare a materia e profondità di beva;

Barolo del comune di Serralunga d’Alba 2013 – Rivetto Dal 1902 (comune di Serralunga d’Alba): carattere e personalità emergono dall’assaggio insieme a carnosità, succosità e ricchezza del frutto;

Barolo Riserva  2011 – F.Lli Casetta Di Casetta Ernesto e C. (comune di La Morra): elegante e speziato, coniuga struttura  e potenza con piacevolezza glicerica e ricordi speziati;

Barolo Riserva Bussia 2011 – Silvano Bolmida (comune di Monforte d’Alba): l’elevato tenore alcolico non turba l’equilibrio di questa straordinaria riserva, che evidenzia pienezza e dinamicità del sorso;

Barolo Riserva Bussia 90 dì 2011 – Giacomo Fenocchio (comune di Monforte d’Alba): i 90 giorni di macerazione cui fa riferimento l’etichetta non compromettono, ed anzi la esaltano, l’eleganza di questo barolo, fresco, speziato e avvolgente;

Barolo Riserva Gabutti 2011 – Sordo Giovanni (comune di Serralunga d’Alba): teso, sapido, coniuga struttura con toni floreali e iodati;

Barolo Briccolina 2013 – Batasiolo (comune di Serralunga d’Alba): succosità e toni speziati in evidenza, la materia è grande e la trama tannica è di grandissima qualità;


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