Si celebra così l'ottima annata dei vini autoctoni calabresi
Il fatturato del settore wine è in crescita, soprattutto sul fronte della qualità: il 2012 ha registrato una variazione positiva del +6,5%, a fronte di una produzione calata del -8,8% rispetto l'anno precedente (dati Ismea); segno di una costante ascesa del vino italiano nella scala dei prezzi e nei mercati internazionali anche da parte delle piccole etichette. Il progressivo incremento si segnala anche per il comparto vitivinicolo calabrese, uno dei pochi nei quali accrescono le assunzioni, o meglio, i ruoli operativi, che ha dato segnali di grande vitalità, riuscendo anche ad affacciarsi con successo sui mercati internazionali. Ciò ha consentito lo sviluppo di nuove occasioni di lavoro, soprattutto per tanti giovani che hanno investito e dedicato importanti risorse e tanta passione nel settore. Negli ultimi anni, infatti, le aziende vitivinicole calabresi sono aumentate notevolmente e da una ventina di 10 anni fa, oggi se ne contano un centinaio, generando un'opportunità professionale sia in vigna, sia in cantina, sia nella distribuzione commerciale e nei servizi correlati.
A svilupparsi in questo momento di crisi è l'intero settore, che si affaccia ai mercati nazionali e internazionali puntando su prodotti di alto livello che riscuotono il consenso di buyer ed esperti internazionali. Anche se la produzione dei Doc continua a essere dominata dalla zona di Cirò (i 3200 ettari di vigneto Doc della regione sono concentrati a Crotone, che ne ha 2300), che ancora gode del primato guadagnato nei decenni scorsi. Ma è la provincia di Cosenza che con i suoi 4200 ettari di vigneto (secondo il censimento 2010 dell'Istat) sul totale dei 9800 ettari regionali rappresenta l'area a maggiore potenzialità della Calabria. Una provincia che ha fortemente scommesso sull'identità territoriale puntando molto sul Magliocco.
Nel corso dell'ultimo Vinitaly il Magliocco si è presentato al raffinato e competente pubblico, ottenendo pregevoli valutazioni. «Una grande personalità che bisogna comprendere e sfruttare» è stato definito il Magliocco vitigno principe della viticoltura calabrese, dagli esperti enologi. Un vitigno che nell'estate mite appena trascorsa ha trovato le condizioni per una produzione eccezionale dal punto di vista qualitativo e quantitativo; tanto che quella del 2013 si preannuncia la migliore annata dei vini calabresi di nuova generazione, soprattutto per i rossi autoctoni. Come il Magliocco che, appunto, è il vitigno più rappresentativa di tutta la provincia cosentina, sia per presenza in vigneto che per rendimento qualitativo. Un vitigno che in Calabria vanta un'ottima diffusione in tutta la regione.
Grappolo medio-piccolo, piuttosto allungato, spesso composto da due ali, il Magliocco dolce ha un acino di dimensioni medie, con buccia spessa, di colore blu-nero. Dotato di una buona resistenza alle avversità naturali e climatiche, matura tardivamente e si vendemmia, in genere, nella prima o seconda decade di ottobre. I vini ottenuti solo da Magliocco dolce presentano un colore rosso rubino intenso, con un buona concentrazione del colore, indice di una notevole presenza di estratto e antociani nell'uva. All'analisi olfattiva svelano note di frutta rossa, che vanno dalla ciliegia alla mora e alla prugna, con sentori floreali di viola, che virano verso toni speziati, in fase di maturità. In bocca risultano dotati di una buona alcolicità, armonici, morbidi e giustamente tannici. Quest'uva ha un elevato corredo di polifenoli, che rende il vino particolarmente idoneo all'invecchiamento.
È su questi aspetti che si concentrerà l'ambizioso progetto di promozione del terroir, che proprio nel vino di qualità trova l'elemento peculiare per promuovere lo sviluppo di interi comprensori: l'Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza. Iniziativa portata avanti con caparbietà dal presidente Mario Oliverio.
L'Enoteca aspira a diventare la grande casa dei viticoltori calabresi, la più ricca vetrina della produzione agroalimentari della regione e il crocevia delle eccellenza gastronomiche che il territorio della Calabria sa esprimere: dall'olio ai salumi, dalle carni ai formaggi, dalla frutta al vino.
«Nasce la prima enoteca regionale dei vini di Calabria» ha affermato il presidente dell'ente Mario Oliverio in vista dell'evento d'apertura. «L'Enoteca – ha proseguito Oliverio – sarà uno strumento al servizio delle aziende vitivinicole calabresi che in questi anni hanno saputo compiere un salto di qualità e realizzare traguardi importanti, proiettando i nostri vini nel circuito delle eccellenze enologiche italiane ed europee. Sarà un luogo aperto all'incontro, al confronto, alla formazione- un passo importante per affermare una cultura nuova, capace di scommettere sulla qualità delle produzioni agroalimentari. Una opportunità, insomma – ha spiegato ancora il presidente della Provincia di Cosenza – per il settore della ristorazione che deve essere accompagnato con decisione in percorsi che arrivino a elevare sempre più l'offerta enogastronomica basata sulle nostre produzioni agroalimentari, utilizzate al meglio per incontrare il gusto e le aspettative dei consumatori. Un fattore di prima importanza, questo, che porta con sé una via di sicuro sviluppo turistico». «L'Enoteca- ha concluso Oliverio – celebrerà il trionfo di uno dei valori per noi più sacri: l'ospitalità».
L'Enoteca Regionale, ricavata nei sotterranei del prestigioso Palazzo della Provincia in quella che un tempo fu la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, sarà luogo di raccordo e programmazione che avrà l'obiettivo di portare sulle tavole di calabresi prima e degli italiani poi la qualità dei prodotti che la regione più vocata all'agricoltura è in grado di offrire secondo standard altamente competitivi. Una settantina i produttori calabresi che hanno aderito e molte le etichette nella nuova struttura enogastronomica che avvia le sue numerose attività in un momento particolarmente importante. Come rilevano infatti gli esperti, c'è molta attesa nel settore del vino per le produzioni della regione che sta sviluppando appieno le sue potenzialità.
L'Enoteca si presenterà ufficialmente agli esperti del settore venerdì 25 ottobre prossimo.
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