di Marco Milano
La torta caprese, i Faraglioni, la luna e un po’ di…Strega. Una nuova “mascherina” appena inaugurata in occasione del 2022 da utilizzare per la “spolverata” di zucchero a velo, il tocco finale della classica torta caprese, quella cioccolato e mandorle, unica e inimitabile e che ormai fa il giro dei cinque continenti, a tavola come nelle pasticcerie, è firmata “Capri dei Sognatori”, alias Sergio Vellino. Appassionato e storico conoscitore, come pochi, delle “cose” capresi e autore, tra le sue tante geniali creazioni, di “Momenti della cucina caprese”, un libro della gastronomia dello scoglio caro all’imperatore Tiberio, molto più che un “ricettario”, un prezioso volume delle tradizioni a tavola con sfondo la piazzetta e la Grotta Azzurra, che contiene le inimitabili “regole” per preparare il “Monacone”, piatto caprese doc, Sergio Vellino ha voluto dare alla luce dopo un lungo e pluridecennale studio, la “mascherina-ricetta” per la vera torta caprese.
Mascherina, of course, che in questo caso, nulla ha a che vedere con l’ormai tanto (ahinoi) conosciuto dispositivo di protezione individuale, ma trattasi semplicemente della “decorazione” della torta. E così è nata la mascherina della torta caprese, con l’antica ricetta di Donna Laura Ferraro con ritratto dell’artista Francesco Paolo Vellino. Un pezzo cult, che Sergio con il suo animo cosmopolita come quello di tutti i capresi, ha voluto presentare con la ricetta in doppia lingua italiano-inglese. Molto più che un semplice accessorio per completare il dolce cioccolato e mandorle che fa da sempre di Capri la sua patria, è un modo per scoprire e riscoprire ingredienti, quantitativi e preparazione della Caprese doc, che Sergio Vellino ha deciso di svelare al mondo, riportando alla luce un’antica ricetta.
Il segreto? Un bicchierino di liquore Strega, che secondo quanto preparato da Donna Laura Ferraro era necessario per rendere veramente caprese…la Caprese. Il tocco dell’artista, poi, è dato da una mascherina che spolverando lo zucchero a velo, lascia come un’impronta irripetibile insieme alla dicitura “Caprese”, anche i Faraglioni e “’o poco ‘e luna”, volendo rubare la romantica espressione dalla celebre canzone “’Na Voce ‘Na Chitarra”.
E, dunque, un bicchierino di Strega, è “la ciliegina sulla torta” di mandorle, che arricchisce con un nuovo aneddoto una storia, quella sulla sua ricetta, da sempre avvolta in un mix tra mistero e magia. Tra le storie più accreditate quella di poco più di un secolo fa, il 1920 quando il cuoco caprese Carmine Di Fiore intento a preparare una torta con mandorle, già nota a Napoli per alcuni emissari di Al Capone sbarcati sull’isola, per la fretta avrebbe dimenticato la farina, infornando a sua insaputa quella che sarebbe diventata una torta caprese, famosa in tutta il mondo.
Ma anche quella delle mandorle da utilizzare nel secondo dopoguerra nella Capri dove era sbarcato un “carico” di cioccolato regalato dagli americani, e quindi, per “smaltire” gli ingredienti, sarebbe nata la prima torta caprese. E ancora per esigenze di una torta “secca”, non cremosa” sarebbe nata, invece, a Marina Piccola, come snack comodo da mangiare mentre si stava al mare. Ma le mandorle erano disponibili nella Capri di un secolo fa? Vabbè questa è un’altra storia, per il momento, per gentile concessione di Sergio Vellino, lasciamo ai posteri la ricetta di Donna Laura Ferraro.
Ricetta della torta di mandorle di Donna Laura Ferraro
Ingredienti:
350 gr. di mandorle
300 gr. di zucchero
260 gr. di burro e margarina vegetale
200 gr. di cioccolato fondente
Un bicchierino di liquore Strega
7 uova
Preparazione:
Impastare bene in una terrina nel seguente ordine: il burro e lo zucchero fino a rendere il composto gonfio e cremoso, aggiungetevi i 7 tuorli d’uovo, indi le mandorle ed il cioccolato finemente tritati nel tritatutto (oppure il cioccolato sciolto a parte a bagno-maria), il liquore ed in ultimo incorporatevi lentamente gli albumi d’uovo per 45 minuti alla temperatura di 150° il composto in una tortiera (o teglia) imburrata e spolverata con la farina.
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