di Phyllis De Stavola
La nuova catena di low-cost con i prodotti tipici italiani di qualità
Napulèone, il nuovo Ristorante Pizzeria con due sedi (Vitulazio, Riardo) nasce come un chain-restaurant insolito, che coniuga il low-cost con i prodotti tipici italiani di alta qualità proponendo i piatti della Dieta Mediterranea, che l’UNESCO ha voluto tra i patrimoni immateriali dell’umanità. I buongustai dai gusti difficili (quale la sottoscritta) trovano in Napulèone ciò di cui hanno bisogno per emozionarsi a tavola: l’alta qualità delle materie prime, la presentazione gradevole del cibo nei piatti, l’abbinamento consigliato con il vino o la birra, l’ambiente cozy e moderno, ed il personale di servizio preparato in grado di raccontare i piatti proposti e di guidare nella scelta. E non finisce qui: contestualmente offre a chi ricerca nel pranzo fuori un’esperienza sensoriale, diversa dal monotono sebbene rilassante e piacevole intermezzo culinario di casa propria, attraverso l’adozione di una filosofia del buon vivere secondo un marketing aziendale che fa leva sulla una cultura del cibo di qualità.
Il dott. Vincenzo D’Antonio, supervisore della catena ed enogastronomo, spiega che il nome Napulèone è un calembour che evoca il Generale Napoleone, primo Re del Regno d’Italia che ha sempre pensato in grande, e al contempo la città di Napoli che è one (la numero ‘uno’ in inglese), città conosciuta in tutto il mondo. Per questo 2011, 150° anniversario dell’unità d’Italia, è stato messo a punto un programma di 15 eventi presso la sede di Napulèone a Vitulazio per festeggiare in parallelo ‘l’Unità degli Italiani a Tavola’.
Il programma degli eventi è partito il 20 marzo e prosegue fino al 21 giugno 2011. Ogni evento è dedicato ad un prodotto o ad una pietanza tipica italiana (ad oggi sono stati protagonisti: il vino barolo, la mortadella, l’amatriciana, il gorgonzola dop, la mozzarella di bufala campana dop, il pesto, la bistecca fiorentina, gli spaghetti, il pane, il riso, la pizza napoletana, l’olio extra vergine di oliva, il parmigiano reggiano, il tartufo) e si basa sulla degustazione di un menù di quattro pietanze con due vini in abbinamento.
Gli ultimi due eventi in programma del ciclo ‘150° dell’Unità d’Italia a Tavola” sono: mercoledì 15 giugno ‘Il diamante dei sottoboschi’ (Tartufo) e martedì 21 giugno‘Solleone e panettone’ (Panettone).
A questi si aggiungono poi altre serie di eventi “fuori ciclo”, come le “Serate a tema” quale l’evento ‘Processo a Cavour’ svoltesi domenica 6 giugno a Caserta.
Il ciclo “Enozioni”, invece, è incentrato sul vino e arricchito dalle presentazioni da parte degli stessi produttori vitivinicoli. La scorsa domenica 8 maggio ha avuto luogo la 30a edizione del Venditti Wine Tour dell’enologo Nicola Venditti titolare dell’Antica Masseria Venditti.
Gli eventi del ciclo Enozioni (come evoca lo stesso nome) sono proposti all’insegna del gioco, come l’evento ‘Grabrusco’ dedicato al confronto tra il Gragnano della Penisola Sorrentina DOC di Grotte del Sole ed il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro della Tenuta Pederzana in Emilia-Romagna. Il gioco, oltre che sul confronto dei due vini con affinità e differenze, consisteva nell’individuare l’abbinamento consigliato ad un piatto a scelta tra un secondo di maiale e la Pizza Margherita.
Nel corso di un altro ciclo di eventi ‘Ci vediamo DOP’ (con riferimento al duplice significato di ‘denominazione di origine protetta’ e ‘dopo’), ogni appuntamento è dedicato ad un prodotto DOP, quale ad esempio quello svoltesi sul formaggio asiago DOP. A proposito di quest’ultimo il dott. Vincenzo D’Antonio riferisce che i pizzaioli di Napulèone hanno inventato la ‘Pizza dell’altopiano’ (asiago mezzano DOP, speck alto Adige IGP e pomodorini saltati in padella) che sarà presentata ufficialmente da D’Antonio assieme ai due pizzaioli inventori in occasione della prossima ‘Premiazione dell’asiago di alpeggio’ prevista nel mese di luglio 2011, nel corso della quale sarà perfino preparata e servita alla cena di gala.
Il dott. Vincenzo D’Antonio (che più che gastronomo è un ‘gastrosofo’, neologismo che coniuga l’esperienza e la cultura rispettivamente del gastronomo e del filosofo), spiega che ogni prodotto tipico italiano proposto, fermo restando i prezzi accessibili, è un prodotto selezionato: perfino un semplice panino è proposto con la distinta base degli ingredienti, come ad esempio il ‘Panino crudo di Norcia IGP e Fontina valdostana DOP’.
La pizza è prodotta con materie prime di qualità del territorio quali il pomodorino fresco (datterino) e la mozzarella di bufala DOP ed è condita all’uscita del forno a legna con olio extravergine di oliva dell’Azienda Agricola Badevisco di Sessa Aurunca. La cottura avviene nel forno a legna con legno di faggio che, come spiega il pizzaiolo, è scelto perché mantiene bene la temperatura, non spara e dura più a lungo. La pizza Margherita qui è chiamata ‘Laudatissima’ richiamando la storia stessa della mozzarella che ne è uno degli ingredienti principali. Si tratta dell’esclamazione dei pellegrini che in passato, nel loro viaggio verso Roma, sostavano nei monasteri dove i monaci producevano questo formaggio a pasta filata che veniva ‘mozzata’.
Vi è un banco frigo che espone verdure per contorni, formaggi e salumi e carne per una scelta visiva prima a supporto dell’ordinazione. La carta dei vini, che li suddivide giocosamente in ‘gialli’ e ‘rossi’, ne contempla un discreto numero tutti caratterizzati da un buon rapporto prezzo-qualità. Oltre ai vini, in menu diversi tipi della birra, tra cui diversi tipi della marchigiana Collesi che nel 2010 a Chicago (negli USA) ha vinto la medaglia d’oro (birra Ubi) al World Beer Championship e quattro medaglie d’argento (Alter, Fiat Lux, Maior, Ego).
La carni rappresentano il fiore all’occhiello del Ristorante. Si tratta di carni italiane fresche (che non hanno subito processi di congelazione /decongelazione) frollate nello stabilimento collegato di Pontelatone (sempre in provincia di Caserta).
I viandanti buongustai, che sono al contempo alla ricerca di qualità, esperienze sensoriali in cucina e di educazione del gusto a tavola, trovano da Napulèone.
le pietanze e i singoli prodotti di qualità (spesso difficili da reperire) in grado di soddisfarli. Giusto per citarne qualcuno, chiediamo a D’Antonio con quali di questi consigliarci di chiudere un pasto e quest’articolo? D’Antonio ci propone il liquore tipico ‘Nocillo’ è Curti o l’Anice secco speciale Varnelli.
Napulèone Vitulazio
Centro Commerciale il Decumano
S.S. Appia km 195,400
Tel. 0823.625608
Apertura: Tutti i giorni a pranzo 12:30-15.30 e a cena 19:30-24:00
Napulèone Riardo
Via Croci di Riardo
Apertura: dal 30 giugno 2011.
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