Via dei Tribunali, 38
Tel. 081.0331009
Aperti a pranzo e a cena
Chiuso la domenica
(Aprile e maggio aperti anche domenica a pranzo)
www.sorbillo.eu
L’altro Sorbillo. La sua pizza è talmente perfetta che non dovrai bere: “Nun s’azzecca ‘ncoppa ‘o bancone”
Sorbillo vuol dire pizza. Ma declinata in tre versioni, ossia Sorbillo, Sorbillo e Sorbillo. Già, sono tre i locali che portano questo illustre cognome che ha fatto la storia della pizza napoletana. Del primo, il più famoso perché più mediatico, abbiamo parlato nella scheda dedicata alla pizzeria di Gino Sorbillo.
Passiamo allora dal 32 al 38 di via dei Tribunali dove, dal dicembre 2007, due cugini della numerosissima famiglia, Antonio e Gigi (quest’ultimo primo nipote della capostipite Esterina Sorbillo, scomparsa alla fine di marzo) contribuiscono a mantenere alto il nome di una generazione di pizzaioli, in una via del centro storico di Napoli che più che ai Tribunali dovrebbe essere dedicata ai maestri artigiani del cibo di strada che sono concentrati quasi tutti qui.
Dal menu decine di varianti, dalla “parmigiana” con le melanzane e la mozzarella, alla ischitana con pomodori freschi, prosciutto crudo, rucola e mozzarella di bufala, alle pugliesi e calabresi, con tanto peperoncino, alla pizza Marì, dal gusto forte, con gorgonzola, mozzarella, salame e cipolle. Due le specialità più richieste: il Cicolone, nome grasso e goloso per il calzone bianco ripieno di ricotta, mozzarella e cicoli di maiale e la “Gigi One” con pomodorini, zucchine, panna, salame, provola e peperoncino. Per chi sta a dieta può fare penitenza (si fa per dire) con l’ortolana, a base di verdure. Su richiesta, anche la pizza senza glutine e, quella con la farina integrale.
La pizza di Gigi è leggerissima, perché, ci spiega, la pasta viene da 14 ore di lievitazione. I panetti devono essere «belli asciutti, senza umidità: guardate, non si azzeccano ncopp o’ bancone». E infatti la margherita si distingue proprio per levità e non vi farà bere, dopo averla mangiata, più del necessario.
In sala, efficiente e discreta la moglie di Gigi, Delia. Tovagliette di carta, bicchieri di plastica: un servizio davvero espresso. Essenziale ma cordiale.
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