Arte del Pizzaiolo Napoletano Patrimonio Unesco. La notizia è stata accolta con gioia dai napoletani e dagli italiani sparsi in tutto il mondo. Ma, siccome siamo, appunto, italiani, non sono mancati, per ora ancora timidi, spunti che tendono a sminuire questo enorme risultato che si affianca a quello del riconoscimento della Dieta Mediterranea. Napoli e il Mezzogiorno.
Non c’è da stupirsi se osserviamo la cultura gastronomica nei tempi lunghi della storia di braudeliana memoria. Il futuro è nel ritorno al passato che la cultura industriale dominante a partire dagli anni ’60 sembrava aver cancellato: primato nel gusto e nella salubrità dell’elemento vegetale, poi pesce e legumi per le proteine, ogni tanto carne, quella buona e tracciata. Nel quotidiano come nell’alta ristorazione.
Ma veniamo a noi. Ovviamente le prime sciocchezze le abbiamo lette a Napoli.
1-Possibile che la nostra città debba essere rappresentata dalla pizza con tutto quello che abbiamo?
Beh, secondo voi Coca Cola non vuol dire Stati Uniti? Cosa c’è di strano? Siamo in uno dei ventri gastronomici che hanno disegnato la cucina italiana all’estero.
2-I pizzaioli napoletani sono fermi e contrari alla innovazione
Falso. Non c’è alimento tradizionale italiano che abbia avuto una evoluzione più spinta della pizza napoletana, proprio a cominciare dalle farine pensate per la prima volta proprio per la pizza dal Mulino Caputo oltre vent’anni fa. E quasi vent’anni fa Coccia iniziò a lavorare sulle lievitazioni aprendo, lui si, la prima pizzeria gourmet, a via Caravaggio solo la sera.
3-I pizzaioli napoletani rifiutano il confronto.
Per la verità i pizzaioli napoletani sono i più aperti di tutti al confronto: sono i più richiesti nei convegni, girano in tutto il mondo, ospitano colleghi di altri stili nelle proprie pizzerie.
4-In Italia ogni regione ha il suo stile, perché premiare quello napoletano?
Perché quello napoletano è il più antico e largamente il più diffuso in Italia e al mondo. Ed è anche quello in maggiore espansione negli ultimi dieci anni. Non è vero che ogni regione ha il suo stile, magari ha sicuramente i propri prodotti perchè l’Italia è un patrimonio inesauribile. In realtà allo stile napoletano si sono affiancati quello romano e quello veneto ma che sono molto circoscritti, questa è la giusta fotografia dell’Italia in questo momento. Lo stile napoletano nasce dalla cultura della comunità italiana più popolosa tre secoli fa . Gli altri stili nascono dal grande ingegno dei singoli pizzaioli o da esigenze commerciali di qualche mulino e non hanno più di una generazione che li racconti.
5-Allora anche il plin e il ragù alla bolognese devono diventare patrimonio immateriale dell’umanità.
L’Unesco non è un marchio certificatore. Quindi si può provare a chiedere l’arte di preparare il ragù o di fare il plin. In bocca al lupo!
6-Con tutte le cose belle che ha l’Italia perchè il governo ha perso tempo con la pizza?
Vero, organizzate comitati, proponete, magari raccogliete anche due milioni di firme e candidate.
7-La pizza napoletana non è salutare perché fatta con le farine 00.
A parte che il disciplinare prevede anche la 1, le farine 00 ottenute da procedimenti meccanici sono uno dei prodotti dell’arte molitoria italiana di eccellenza e tutte i mulini più conosciuti la producono, anche quelli che hanno costruito le favolette della farina macinata a pietra. La dieta quotidiana di un individuo si misura sulla giornata, oppure dobbiamo cominciare a pensare ai plin integrali, alla cotoletta alla milanese impanata con integrale e altre schiocchezze del genere.
8-La pizza napoletana non è salutare perchè cotta a legna.
Il forno a legna è una delle cotture più naturali che ci sia. Il problema è che bisogna saperlo usare. Spesso chi spara questa schiocchezze sa solo adoperare la manopola di quello elettrico.
9-La pizza napoletana non è sana perchè non usa il lievito madre
Il lievito di birra è prodotto conosciuto sin dall’antichità e sui grandi numeri funziona decisamente meglio. Ogni prodotto è figlio delle abitudini consolidate dei secoli.
10-Il riconoscimento dell’Unesco è inutile perché non serve a niente
Beh, intanto c’è. Ora dipende dalle associazione capire che ci si deve organizzare, imporre l’insegnamento della materia nella scuola pubblica, promuovere musei e altre azioni.
Arte dei Pizzaioli Napoletani Patrimonio dell’Umanità
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