Via dei Tribunali 58
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Aperto sempre, chiuso lunedì
di Tommaso Esposito
Beh da queste parti non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Le pizzerie abbondano: dai Sorbillo a Di Matteo e Cacialli che si contendono il primato presidenziale di Clinton a passeggio per Napoli.
Stasera son qua con amici che festeggiano Anna.
Bella occasione per conoscere la pizza ai Decumani.
Stanno a ridosso dell’antro che introduce nelle viscere di Partenope e un po’ all’ombra della basilica di San Paolo Maggiore che fu tempio dei Dioscuri Castore e Polluce.
Ambiente simpatico, rustico, tavoli in marmo, tante statuine di pastori e Pulcinella. San Gregorio Armeno è fin troppo vicina.
Look rifatto per i turisti, insomma, ma anche per il passaggio generazionale.
Società di fatto non familiare.
Giovanni Serappi fa la parte del nonno e sta alla cassa.
Enzo Zarelli quella del giovin nipote e gira tra i tavoli pigliando comande e dando consigli.
Menu ricco: 45 varietà di pizze e fritturine varie.
Poche birre, ma sicure: l’italica Peroni e la teutonica Paulaner.
Soltanto Falangina o Aglianico . Manca il Gragnano o l’Asprino, ahimè!
Scelgo la bionda tedesca.
Giungono i boccali riempiti alla spina e subito dopo le verdure fritte in pastella.
Ci son fiori di zucchine e zucchine a losanga.
Melanzane, tittoli ovvero tranci di polenta detta in vernacolo farenata.
E poi arancini, crocchè, pizzelle con le alghe e con i maccheroni.
Insomma un tempura copioso. Un gran fritto all’italiana.
Com’è. La tavola dice buono. Annuisco.
Ecco i diavoletti.
Questi son gustosi e succulenti. E’ pasta fritta con pomodorini, rucola, scaglie di parmigiano e olio piccante. Vanno a ruba. Peppe e Pasquale reclamano il bis.
Attenti che giungono le pizze.
Con il menu si è giocato al lotto stasera.
34 – Pizza alla Salvatore ha il cornicione ripieno di ricotta e prosciutto e raccoglie un bocconcino di bufala tra i pomodorini. Finalmente il cornicione fa veramente puuhff . E’ buona.
12 – Sorrento con provola pomodorini e tanto basilico. L’affumicato della provola mi piace sempre quando vado a pizza. Tiene meglio della bufala. La mia è un po’ più cotta. Dipenderà dalla temperatura di cupola o dai secondi in più di giacenza sul piano del forno?
Lo chiariremo quel dì che Luciano convocherà a Napoli la Pizza Consensus.
Assaggio allora quella del mio vicino.
1 – Margherita la classica. Fa puuhff ed è elastica. Va bene così.
Raffaele punta sull’ 8.
La Parigina con mozzarella, panna e prosciutto. Lui gira il mondo.
Per finire assaggio gli angioletti: pasta fritta con zucchero a velo e cioccolata cioccolata.
Vivaddio niente Nutella.
E’ stata una bella pizzata. Son contento per Anna, ma anche per me.
E poi qua dietro, tra il cardo e I Decumani, la pizza non delude mai
A prezzi da sballo ancora dentro i 10 euro.
E’ ll’aria ch’o mmena.
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