di Emanuela Sorrentino
Si definiscono pizzajoli con bottega. E la bottega somiglia più alla casa dei nonni, dove ci si incontrava soprattutto nei giorni di festa e la domenica, tra odore di sugo e percoche nel vino in estate, palle di riso e pizze nei ruoti. Ci si intrattiene in cucina e nel soggiorno, dove sono posizionati i tavoli, ammirando suppellettili, merletti, zuppiere nelle credenze di un tempo, le scatole dei biscotti danesi. Il profumo dell’incenso.
Sembra la casa uscita da un racconto di Matilde Serao di fine Ottocento, dove anche le foto alle pareti sono ritratti autentici di vita vissuta di parenti dei titolari.
Siamo all’Antica Pizzeria Chiaja, aperta da poco nella suggestiva Passeggiata Colonna nei pressi di piazza Amedeo a Napoli, tra particolari bar, negozietti di artigianato e di design. Al momento aperta solo di sera, poi a settembre si penserà anche ad orari di pranzo.
Ma qui, varcando la soglia della bottega, si compie un viaggio indietro nel tempo. C’è il forno delle pizze, all’ingresso, con il maestro Aniello Ferrara: 32 posti, tavoli che riprendono quelli in marmo di una volta così come le posate, i bicchieri, le sedie.
C’è l’immancabile carrello degli amari, la vetrina con i dolci, ci sono le statue dei santi a cui i napoletani sono legati. Il drappo della Madonna di Pompei a mo’ di altarino è ben illuminato all’ingresso (è anche un rimando alle origini di Falanga), in segno di devozione e di benevolenza. Il menu non è un menu: è il listino dei prezzi, con font dei caratteri chiaro e senza fronzoli, grammatura della carta come una volta. Non si paga il coperto e l’acqua “è omaggiata dal sindaco”, nel senso che si serve quella del rubinetto con un sistema microfiltrato.
Sono tutti giovani i ragazzi e le ragazze che accolgono i clienti in questo che non è un locale come gli altri, ma un’autentica casa d’altri tempi. “Vogliamo solo far divertire i clienti”, dicono tra un consiglio e l’altro senza mai essere invadenti. Una pizzeria che intende essere anche spazio di ricerca, di teatro, di aggregazione intorno al mondo pizza e non solo.
Tre i menu degustazione e poi pizze nel rutiello, pizze fritte, pizze ripiene, oltre ovviamente alle classiche. Da provare la Cosacca, la Capricciosa, quella Marinara dorata nel rutiello. Le palle di riso e le frittatine di pasta abbondano di ingredienti, la carta dei vini è fornitissima: tutti sono disponibili al calice e se poi si sceglie la bottiglia e non la si finisce, si chiede il tappo e la si porta con sé.
Antica Pizzeria Chiaja
Piazza Amedeo 16/A Passeggiata Colonna – Napoli
+39 081.2353775
info@anticapizzeriachiaia.it
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