di Andrea Guolo
Bommarè Il Mare in Cucina
Viale Bligny 39 – Milano
Aperto a cena e pranzo – chiuso il lunedì
Telefono per prenotazioni 02-70017890
335 6838172
Per Bommarè è arrivata la prova del nove, anzi del trenta e lode, perché il brand di cucina di mare nato a Cercola (Napoli), dopo il recente ingresso in Versilia, ha aperto a Milano. E lo ha fatto, da venerdì scorso, in viale Bligny, zona Bocconi. Un quartiere in pieno fervore, dove le proposte di ristorazione dedicate alla clientela universitaria più facoltosa d’Italia – per studiare in Bocconi ce ne vogliono di danè, direbbero i milanesi, anche se poi il ritorno dell’investimento è più che proporzionale perché qui si forma la futura classe dirigente dell’economia italiana – convivono con locali di più alto profilo. Porta Romana è a breve distanza, come del resto l’area che ospiterà il villaggio olimpico del 2026. Qui si inserisce la proposta di cucina di mare di impronta partenopea affidata, per Milano, allo chef Ciro Lastra e alla sua brigata. L’arrivo di Bommarè nel capoluogo lombardo è avvenuto grazie alla determinazione di un giovane imprenditore della ristorazione: si tratta di Jacopo Autieri.
Giovane ma già ottimamente sul pezzo, forte di varie esperienze di successo come quelle con il brand Rossopomodoro (questione di famiglia: la madre di Jacopo, Clelia Martino, è tra gli ingredienti di successo del brand della pizza napoletana, dove opera come direttore della comunicazione e business developement manager), con Pizzeria Nazionale e con il locale di spettacolo e dining Chez Moi Milano. Bommarè ha dei punti di forza che lo renderanno un punto di riferimento per la clientela milanese. Innanzitutto, la location: una quarantina di coperti distribuiti tra varie sale, alcune delle quali facilmente isolabili – per garantire la privacy della clientela, che ha anche la possibilità di un accesso secondario – e con il plus dell’area attrezzata per una “fumata” di sigaro a fine pasto con un distillato selezionato dall’ampia carta, altro lusso autentico per la clientela milanese tanto quanto lo è l’ampiezza dei tavoli. E poi la cucina, di mare e di mar Tirreno. Anzi: del Golfo di Napoli.
Tra i piatti in carta spiccano i crudi, di cui i milanesi (e non solo loro) vanno pazzi, le cui selezioni sono racchiuse nella sezione “nudi e crudi”. E poi la tartare di salmone con peperoncini verdi, soia e sesamo che strizza l’occhio ai sapori orientali, ma anche il gusto mediterraneo e un po’ ligure del polipo con patate e fagiolini, olive e pesto. Tra i primi compaiono i mezzi paccheri con rana pescatrice e le linguine alla Nerano con tartare di gamberi, ma anche quelle che sono state le nostre scelte: il pacchero con ragù di cernia e basilico riccio e, salendo da mare a terra, il “man of the match” ovvero gli ziti al coniglio all’ischitana, un vero spettacolo. Per chi ha ancora voglia di un secondo troviamo il pescato del giorno, gli scampi gratinati al pane mediterraneo e altre scelte ancora. Il percorso “a mano libera” comprende cinque portate a discrezione dello chef con pescato del giorno e viene proposto a 80 euro a persona. Aspettative? “Sono del parere che a Milano, se sei bravo, il lavoro non manca mai. Oggi ne abbiamo tantissimo, in tutti i nostri locali, e decisamente più del periodo pre-Covid, grazie alla dimensione internazionale di questa città e al turismo che è ben presente. Se ci sai fare, Milano ti rende felice”, afferma Jacopo Autieri in quest’intervista.
Quali sono oggi i tuoi locali in città?
C’è La Pizzeria Nazionale in via Palermo (zona Moscova/Brera, ndr), poi i due Rossopomodoro nel quartiere Isola e a Monza, infine il concept Chez Moi Milano in zona Navigli; quest’ultimo, forte del successo milanese, verrà esportato in Campania, in provincia di Caserta, dove conto di aprire entro un mese.
Come definiresti la formula di Bommarè?
È la freschezza assoluta dei prodotti che si mangiano a Napoli, in un contesto esclusivo e al tempo stesso “quasi casalingo”: 40 posti a sedere, ben distribuiti, cucina semplice, tanta qualità delle materie prime, un posto dove ci si sente a casa.
Qual è il piatto su cui punteresti come best seller?
Lo abbiamo chiamato “come una pizza”: è un carpaccio di pesce bianco dei nostri mari, appena scottato, con emulsione di latte di bufala e pomodori secchi. Il nome è appropriato perché si tratta di un piatto di pesce ispirato alla pizza napoletana.
Milano arriva dopo Forte dei Marmi, anzi Marina di Pietrasanta, dove ci sono delle novità in arrivo per Bommarè… Di cosa si tratta?
Dopo il ristorante, aperto a Pasqua, ora siamo gestori del beach club Justme Versilia. Una scelta importante, ispirata da quanto ha fatto Langosteria a Paraggi e che abbiamo replicato, naturalmente secondo le nostre possibilità…
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