I VINI DEL CAVALIERE
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 30 a 35 euro (solo magnum)
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Inanzitutto una premessa: chi è abituato all’aglianico dell’Irpinia o a quello del Vulture deve dimenticare questi riferimenti. La mineralità nervosa, la sapidità e soprattutto la sovrabbondante freschezza non entra nei vini del Cilento il cui territorio, unico in Campania, non è frutto dell’attività vulcanica, bensì della emersione dal mare come attestato i fossili marini sul Gelbison e il Cervati, alcune tra le vette più alte della Campania. Questo significa, in linea generale, un vino in partenza più morbido, dove la distanza fra naso e bocca non è siderale come accade nelle prime battute con i vini dei due territori citati sopra, e in parte anche con quelli del Taburno. L’azienda vinicola della famiglia Cuomo, lì dove finisce la piana e iniziano le montagne del Cilento vicino i templi e a Capodifiume, ha da tempo semplificato le etichette concentrandosi soprattutto su Fiano e Aglianico utilizzando la doc Cilento e la igt Fiano con ottimi risultati. Ci piace l’ambizione commerciale del Nakes, presentato solo in magnum, 800 volte per l’esattezza, da una selezione di uve sui cui si è lavorato molto in campagna e poi in cantina. La presentazione estetica di un vino non è meno importante di come viene fatto perché valorizza il lavoro e apprezza la bottiglia. Nonostante l’aspetto regale, il Nakes è un rosso di facile approccio, un po’ come le persone sempre seriose che poi rivelano un carattere dolce e comunicativo: il primo impatto infatti rivela buona frutta di partenza rispettata sino in fondo ed in grado di caratterizzare sostanzialmente la beva. Sentori di amarena, soprattutto, in una cornice finemente speziata dall’uso non invasivo del legno. La freschezza, l’alcol e la struttura sono i tre muri portanti ben costruiti attorno ai quali si definisce il Nakes al palato, pienamente occupato e, nonostante un tono monocorde, ma sottolineamo piacevole, la bottiglia va avanti che è una bellezza sino alla fine. A nostro giudizio rientra nei vini di servizio, cioé nati per essere abbinati al cibo, e il Nakes questo lavoro operaio lo svolge davvero alla grande su diversi fronti: caciocavallo podolico cilentano ben stagionato, melenzane ‘mbottunate con il caprino, fusilli al castrato, braciole, genovese. Così ha celebrato un grande pranzo estivo al Parlatorio di Vallo della Lucania gestito da Salvatore Positano e che ormai da tre anni ha contribuito ad arricchire la proposta di territorio con intelligenza commerciale e passione culturale. Il vino, supportato dalla giusta freschezza e dalla struttura, si è dunque abbinato alla perfezione sino all’ultimo goccio. Un bel regalo, insomma, per un buon bere di stile tradizionale, senza doping.
Sede a Capaccio-Paestum. Via Feudo La Pila, 16. Tel e fax 0828.725376. www.vinicuomo.com. Enologo:Sergio Romano. Ettari: 4 vitati. Bottiglie prodotte: 25.000. Vitigni: aglianico, barbera, merlot, piedirosso, fiano, trebbiano, malvasia.
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