di Marco Galetti
Dalla romagnola con la stella, da sceriffo non si fanno prigionieri, la cella per tenere i detenuti al fresco, qui viene usata il meno possibile, il pesce freschissimo viene consumato subito, come è sempre stato a Castrezzato, (come dovrebbe sempre essere) e come è nella nuova fantastica location di Erbusco.
Nadia, Erbusco, una delle salette, rispetto a Castrezzato, la nuova location garantisce finalmente la giusta distanza tra i tavoli ed è sicuramente valore aggiunto ma il vero asso nella manica da chef è il pescato freschissimo che, principalmente, arriva dal mercato di Chioggia, il fornitore di fiducia di Nadia, proprio oggi, era seduto e gaudente al tavolo a fianco al mio.
Nadia, Erbusco, interno giorno, armonico, quattro salette con soluzioni diversificate che garantiscono intimità e privacy
Nadia, Erbusco, le bollicine di Vezzoli, uno dei migliori rosé della Franciacorta a chilometro zero (l’azienda è di Erbusco) sono in carta a euro quaranta, dal vino della porta accanto ci si potrebbe aspettare un ricarico inferiore, ma ci sta, rosé di gran soddisfazione, il godimento è persistente come “le mille bolle”, rimando, a tal proposito al blog di Ziliani che di questo prodotto ha scritto un articolo di piacevole lettura e di estrema chiarezza, per chi volesse approfondire…mentre le bollicine (un calice) incluse nel business lunch non sono in carta, cosa che a questi livelli non gradisco e che denota, non azzardo,…ognuno tragga le proprie conclusioni.
Nadia, Erbusco, il benvenuto della cucina, crema di zucca con amaretto, non certamente il benvenuto, peraltro non dovuto, che ci si aspetta da un locale dove viene servito esclusivamente pesce freschissimo, sarebbe bastata una micro polpettina fritta di pesce o una mini tartare, questo il mio parere spassionato.
Nadia, Erbusco, pane e grissini, buoni ma sotto media per un locale stellato
Nadia Erbusco, polpo cotto a bassa temperatura, scottato in padella con purè di parate e concassé di pomodoro, dal menù business (due piatti calice di vino acqua e caffè a euro quaranta) un piatto notevole.
Nadia Erbusco, buone le triglie croccanti su spuma di patate rosse e viola, dal menù business, l’equilibrio che non manca nel gusto, assaggiando triglia e spuma, viene a mancare una volta “spazzolati” i filettini, troppa la spuma o poche le triglie, la seconda che hai detto molti mi risponderanno…
Nadia, Erbusco, tagliatelle di pasta fresca con ragù di mare, dal menù business, il piatto non è arrivato al tavolo alla giusta temperatura (formato che si raffredda subito e difficile da spadellare) e, come per le triglie, la quantità del pescato (comunque di qualità) è sufficiente ma non appagante
Nadia, Erbusco, un buon pesce spada italiano su crema di porri e patate con olio al basilico, dal menù business, piatto lunch correttamente eseguito
Nadia, Erbusco, spiedini di calamaretti, scampi, mazzancolle e seppioline sul carbone, una marcia in più in questo piatto dalla carta che Nadia propone con successo da anni.
Nadia, Erbusco, la frittura di schie (gamberetti di Laguna) e moeche, mezza porzione, fuori carta, il ricordo di questo piatto non era svanito, ma volevo rinfrescare la memoria, qui siamo davvero nell’elite del pianeta pesce, un must
Nadia, Erbusco, predessert, crema al mascarpone con salsa ai frutti rossi, grandi contrasti dolci e acidi, notevole nella sua semplicità
Nadia, Erbusco, millefoglie con spuma di yogurt e frutti rossi, un grande fine pasto per freschezza, dolcezza, acidità, leggerezza, digeribilità e resettaggio palato.
Nadia, Erbusco, caffè e piccola pasticceria, il caffè è arrivato tiepido al tavolo, ne ho chiesto un altro al personale di sala (sempre cortese e a portata di cenno) che, correttamente, non è stato conteggiato.
Come per il benvenuto si chiude con un’offerta, non dovuta, ma sotto media per uno stellato, che, giustamente, proponendo pesce sopra media (e su questo non ci sono dubbi), chiede un corrispettivo esborso sopra media.
Nadia Vincenzi, da Rimini, la titolare, venerdì 20 Ottobre alle 13,41 stava probabilmente già pensando alla prossima pesca miracolosa che non smette di stupire chi si avvicina alla sua cucina, sempre alla ricerca del meglio, semplicità, qualità e materie prime che non temono l’assalto al podio.
Sul telefonino di Nadia, ho visto sobbollire una zuppa di pesce che mi costringerà, si fa per dire, quanto prima al ritorno.
Considerazioni, chiarimenti ed ulteriore chiave di lettura di un post che vuole raccontare una cucina di pesce a me cara, non rinunciando ad un pizzico di onestà intellettuale residua, un aspetto ormai (e purtroppo) in via d’estinzione.
Quando si superano alcune cifre, il cliente ha qualche aspettativa in più e, seppur soddisfatto, rimane con la sensazione che il costo in rapporto all’offerta, seppur di qualità, sia leggermente squilibrato.
Personalmente non ho bisogno di conferme dalla cucina di Nadia, anche in virtù del fatto che poco stravolge, proponendo con mano sapiente piatti di grande tradizione inamovibili dalla sua carta, lo considero uno dei migliori ristoranti che “tratta” pesce.
Attualmente (e da sempre) in carta ci sono, zuppa di pesce, crostacei a vapore, grigliata, spiedini sul carbone e il fritto, la differenza qui la fanno le materie prime, non i nomi roboanti di piatti vuoti di contenuto e di pescato.
Venerdì a pranzo, con la scelta di un business lunch, non pensavo certo di stupirmi ma, onestamente, mi aspettavo qualcosa di più.
Dunque cosa mi ha insegnato questa parabola…mi ha insegnato che anche qui ad Erbusco ricompare evidente il limite di molti stellati che a pranzo diminuiscono i prezzi e di pari passo le attenzioni, si naviga a vista riducendo i rischi e le opportunità che il mare aperto offre, con qualche integrazione dalla carta, dove era necessario esprimersi al meglio ho ritrovato comunque la Nadia che ricordavo
Servizio garbato, presenza costante dei gentili ragazzi in sala, ma resta una perplessità, da cliente non dovrei sentirmi dire “chi ha ordinato le tagliatelle” mentre dovrei sentire “chi assaggia il vino?” non dando per scontato che sia l’uomo a farlo, aspetti ininfluenti a livelli sotto stella, non qui, i vari piatti potrebbero, dico potrebbero, essere “spiegati” in modo più articolato e “sentito”.
Insomma, se dovessi consigliare ad un giovane appassionato di avvicinarsi ad una cucina di mare stellata e brillante, eviterei il business, dove qualcosa da mettere a punto credo ci sia e punterei su Nadia in versione notturna, quando si nota di più la luminosità della stella.
L’elegante, stagionale e lacustre dress code della papera di Sarnico
Il Lago d’Iseo è a soli cinque minuti di macchina da questo elegante cascinale ristrutturato con i soffitti a volte, l’antico camino e una veranda luminosa con vista sul giardino fiorito dove, quando la stagione lo permette, è possibile cenare sotto le stelle.
Ma la papera di Sarnico, con l’adeguato piumaggio autunnale, può dormire sonni tranquilli, solo quel che arriva dal mare finisce nel mirino della romagnola con la stella da sceriffo che non fa prigionieri
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