di Antonella Amodio
C’è un team di ragazzi giovani e bravi ad interpretare la cucina e l’accoglienza al My Seacret Restaurant, un nuovo locale aperto una manciata di mesi fa che collega l’arte al cibo, nato da un progetto di GM Group, azienda napoletana leader nella produzione di cornici artigianali e proprietaria anche del brand Le Voci di dentro, galleria e piattaforma online dedicata al design e alla produzione artistica contemporanea.
Lungo la storica Via Chiatamone a Napoli, nel punto esatto in cui la strada apre uno squarcio panoramico verso il mare, e l’isola di Capri si mostra in tutta la sua bellezza, My Seacret Restaurant riceve gli ospiti in un ambiente moderno, dove le pareti e i tavoli accolgono opere di diversi artisti.
Solo 22 coperti distribuiti su due livelli: al pianterreno la cucina (a vista) è affidata al giovane chef Antonio Passariello (classe ’87, con una specializzazione in cucina macrobiotica) a capo di una brigata under 35. Da My Seacret esprime la sua visione di cucina contemporanea, attraverso contaminazioni e incontri con altre culture e tradizioni.
C’è la Napoli del polpo di Santa Lucia, poi il baccalà che si mescola alla salsa ponzu, la tartare di wagyu, i limoni di Amalfi e la polvere di plancton, giusto per fare un esempio. Così come c’è la scultura luminosa di San Gennaro che si sovrappone alle altre innovative opere d’arte che abbelliscono il locale.
Antonio in questo contesto osa e non annoia con i piatti con echi evergreen dove il mare è quasi protagonista assoluto. Al palato si alternano acidità, sensazioni di amaro e salato, consistenze differenti e cotture calibrate. Un dialogo di culture e di stili che i giovani cuochi amano in modo particolare, diffondono un nuovo modo di mangiare, tra rinnovamento, tradizione e contaminazione. Cialdina allo zafferano con crudo di ombrina e tartufo; Cialdina al nero di seppia, triglia e barbabietola; Shabu shabu di bufalo e provolone del Monaco; Gambero rosso di Mazara e sale al sedano aprono l’esperienza gastronomica.
Tra gli antipasti, il Polpo cotto a 72° con maionese di polpo arrostito, polvere di barbabietola, goma wakame e alga spirulina.
Tra i primi i Rigatoni Pastificio dei Campi ai friarielli e bottarga di tonno (bel connubio) mentre nella proposta dei secondi il Rombo, laccato con salsa ponzu e al topinambur, restituisce al palato pulizia e nitidezza di sapori.
Molto buona la chiusura con il dessert: Pel di carota, semifreddo di cioccolato bianco e carota, crumble di mandorla al cacao e gel di arancia; Crostatina con crema al limone di Amalfi, frutti rossi e meringa salata.
In sala, per accompagnare nel viaggio gastronomico, c’è Christian Moreno, attento maitre de salle. Anche la proposta della cantina è affidata a lui, con una selezione di molte etichette che danno spazio alla Campania, poi all’Italia ed infine al resto del mondo.
Il nuovo menù di My Seacret Restaurant, presente tra qualche settimana, darà ancora più spazio alla cucina napoletana, con ricordi della tradizione culinaria della città di Napoli, che non smette mai di farci sognare anche attraverso la cucina. Sentiremo parlare sempre di più di questo ristorante, un posto dove il “benessere” del cliente è veramente al primo posto: cibo, vino, servizio e location molto validi.
Percorsi di degustazione da 5 portate da 120 € in poi escluso i vini
Scelte a là carte
My Seacret Restaurant
Via Chiatamone 31,
Napoli, 80121
Alle spalle del lungomare
tel 329 8997342
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