Museo e Bistrot Cenere a Pompei (NA)
Via Plinio, 39,
Telefono: 081 1953 5367
Aperto pranzo e cena. Domenica solo a pranzo. Chiuso il mercoledì
di Antonella Amodio
Siamo stati tra i pionieri a parlare di Museo e Bistrot Cenere a Pompei e dopo 9 mesi siamo tornati e abbiamo trovato la cucina dello chef Pierpaolo Giorgio ancora più in forma. Durante questo periodo, c’è stato un percorso in salita (anche riconosciuto dalla Michelin con l’inclusione nella guida del 2024), caratterizzato da tradizione e cultura gastronomica partenopea, con un concetto apparentemente semplice ma difficile da mettere in pratica. Il menù mette in risalto gli ingredienti e le storie legate ad essi, creando un legame tra le terre vesuviane, la costiera e il mare del Golfo di Napoli, un vero e proprio viaggio che traghetta l’ospite nella storia tavola campana, in cui emerge un legame particolare e indiscusso con la pasta.
Ogni piatto è un’ovazione alle aziende locali ma con uno sguardo qua e là fuori dalla regione. Dal Museo e Bistrot Cenere, difronte al parco archeologico, in un ambiente ricco di suggestione, tra teche di vasi d’arte moderna e mura di terra vulcanica, lo chef Pierpaolo Giorgio rispecchia la sua formazione (Peppe Guida è il suo maestro) che a tratti è forte e robusta e a tratti delicata, in puro stile partenopeo. Interessanti i menù degustazione con ottimo rapporto prezzo-qualità: Cenere, quattro portate € 50.00 e Museum, sei portate € 70.00 (escluso il wine pairing, rispettivamente di € 25,00 e € 35,00).
“I clienti arrivano da noi perché apprezzano molto questo tipo di cucina, dove io mi identifico moltissimo. È la mia infanzia, mi ricorda i piatti di mia nonna, quelli di mia madre“, spiega lo chef Pierpaolo Giorgio.
Ad insaporire la cucina del Museo e Bistrot Cenere è il maître sommelier Valerio Coppola, con una proposta di abbinamenti con una attenta e ampia selezione di vini, fatta di ricerca e di focus su aziende anche poco conosciute, che conta una cantina che supera le 300 etichette. Ma non solo vino, Valerio propone anche cocktail preparati con ingredienti locali (come Una Estate Italiana: gin Sabatini, infuso al cedro di Calabria, fiori di sambuco, limoni di Sorrento, bitter all’arancia, ginger beer) oltre a una selezione di birre artigiane.
Il piatto O’ bror e purpo è un vero e proprio omaggio allo street food napoletano, che mescola sapientemente ingredienti locali e antiche ricette di strada, così come la pasta e fagioli ripassata in padella, un piatto di recupero, antisperco. Lo chef riesce a regalare un’esperienza autentica ai suoi ospiti, facendo rivivere i gusti e i profumi della Napoli di un tempo.
La pasta secca è uno dei punti di forza del Museo e Bistrot Cenere, con proposte come le Linguine, cozze in varie consistenze e caffè; gli Ziti alla Cenere, con cenere di cipolla bianca di Pompei, misto carne e pecorino bagnolese, mentre per il Risotto del Fauno ci si affida al Carnaroli prodotto a Sibari da Magisa, in questo caso con scampi, limone di Sorrento e parmigiano Malandrone 48 mesi. Un connubio perfetto tra mare e agrumi tipici della zona.
Tra i secondi piatti, oltre al pescato, spicca il Porcellus barbecue, le Ribs di suino nero casertano, melanzane e salsa barbecue. Un piatto che ricorda i sapori dell’antica cucina dei romani.
Per concludere in dolcezza, altro richiamo alla tavola autentica della Campania: ‘O vino cu ‘a percoca, con una base di crema e purea di percoca e riduzione di aglianico.
Nella piccola pasticceria non mancano la pastiera e il cannolo e le classiche bon bon di arancia e cannella. Nei prossimi giorni verrà proposto il nuovo menù autunnale, che metterà ancora di più in risalto la tradizione culinaria, grazie anche all’orto di stagione.
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