Tra gli assaggi indimenticabili dell’anno spicca con esuberanza lo Chambave Muscat 2011 di Hervé Deguillame, consolidando la mia passione per i bianchi della Vallée. La Vrille, il viticcio, è una realtà piccola, ma molto virtuosa, sospesa sulle Alpi, a Verrayes, tra Chambave e Nus. Le dimensioni ridotte dell’azienda, un ettaro e mezzo di vigneto, consentono al vigneron di condurre il proprio lavoro con cura devota riuscendo a produrre vini che raccontino con sincerità l’asperità del territorio e la propria passione per la vitivinicoltura.
In un paesaggio quasi fiabesco, spunta la casa di pietra e legno di Hervé e la moglie Luciana Neyroz, circondata dai vecchi vigneti a 650 metri. Guardano a sud, sulla riva sinistra della Dora Baltea, sfidando il clima rigido, i venti gelidi che spesso spirano impietosi, ma anche l’arsura di questo angolo della valle dove le piogge sono carenti. Il terreno fatto di sabbia e sassi biancheggia al sole e cede velocemente lo spazio alla roccia della montagna che qui rappresenta l’elemento dominante.
La baita di montagna è una piccola oasi di accoglienza, svolge attività di agriturismo offrendo ospitalità attenta e cordiale ed una cucina autentica dove i piatti sono realizzati con i prodotti del proprio orto e le carni degli animali da cortile allevanti con cura. I vini a tavola sono quelli provenienti dalla propria cantina e la produzione ridotta rende molto difficile la reperibilità di bottiglie così interessanti oltre regione.
Lo Chambave de Muscat 2011 è un vino esuberante, fatto di roccia e vento, di ripide pendenze e di amore sconfinato per questo angolo di paradiso. E’ il vino della coerenza, dell’etica, del rispetto, dell’autenticità, virtù radicate tra la fredda roccia e le vette innevate con estrema naturalezza, senza doversi sforzare di inseguire programmi ambiziosi e senza ostentare alcuna superiorità intellettuale. Al naso racconta di erbe aromatiche mediterranee, salvia,timo e rosmarino sono le note predominanti seguite in armonia dai sentori agrumati e minerali. In bocca ha grinta e corre veloce sul palato dominato dalla freschezza tagliente e dalla grande bevibilità indotta dal sorso agile. Si impone lungamente senza esitazioni riportando in eco la mineralità rocciosa e le erbe aromatiche, incuriosendo avidamente il palato e chiude netto con toni appena amari.
La Vrille ha sede in Hameau du Grandzon 1, Verrayes (AO). Tel. 0166 543018
www.lavrille-agritourisme.com lavrille@gmail.com
Questa scheda è di Marina Alaimo
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