di Sara Marte
Ma allora è vero che la mozzarella si sposa! Lei, di bufala, ha bisogno di aiuto per far chiarezza e intanto prova e riprova. Quest’anno ha addirittura deciso che i confini della sua regione, la Campania, le andavano stretti e s’è messa in viaggio per tutta la penisola. Che sfacciata! In questo gioco itinerante, si ferma, per la seconda tappa campana, a Napoli e trova ospitalità presso il ristorante la Cantinella. Marina Alaimo, sommelier e wine writer, riunisce un affiatatissimo e rumoroso gruppo di esperti, tra sommelier, giornalisti ed enologi per votare il miglior abbinamento.
La serata, in un’atmosfera di giocosa condivisione, propone principalmente dei bianchi e un paio di chicche alternative; chi sa che a Lei, signora mozzarella, non piaccia osare. Greco di Tufo 2010 Cantine Terranera, Greco di Tufo Nestor 2010 Tenuta Cavalier Pepe, Greco di Tufo 2010 Cantine dell’Angelo, Greco di Tufo 2010 Le Otto Terre, Fiano Don Chisciotte 2010 Il Tufiello, Fiano di Avellino Particella 928 2010 Cantina del Barone, Irpinia Coda di Volpe Bianco di Bellona 2010 Tenuta Cavalier Pepe, Lacryma Christi del Vesuvio Vigna del Vulcano 2008 Villa Dora, Falanghina Strione 2008 Cantine Astroni, Lacryma Christi del Vesuvio Rosato 2011 Cantina del Vesuvio, Piedirosso Pompeiano IGT Versacrum 2010 Sorrentino. Questi i vini tra cui scegliere.
Marina Alaimo, con garbo, stuzzica la sala divertita e ciarliera a esprimere, bicchiere dopo bicchiere, opinioni e preferenze. Pare che, al di là di campanilismi territoriali che sono commistione tra scherzosa ironia e sana tifoseria, l’orientamento generale sia omogeneo. Belli questi vini ma si sa, che a lei non basta che sia un buon partito, come i Greco proposti o i Fiano sublimi; bisogna che si vada d’accordo! Luciano Pignataro permette le votazioni, qui a “scrutinio segreto”. Lei, bufala, freme e attende impaziente il verdetto.
Sul podio arriva il rosato di Cantine del Vesuvio, segue poi la bellissima espressione del Vesuvio ,Vigna del Vulcano 2008 di Villa Dora; Un gran bel vino che dà sempre le sue soddisfazioni. Uno solo però è il prescelto: Irpinia Coda di Volpe Bianco di Bellona 2010 Tenuta Cavalier Pepe.
Un bel naso composto e fine con spunti di fiorellini e frutta a pasta gialla. Lievissimi gli oli essenziali della buccia di agrumi. Palato in perfetto equilibrio tra acidità, giusta sapidità, calore e morbidezza. Era proprio lui il marito che cercava; Tutti l’avevano capito dal primo sorso che fu colpo di fulmine. Goditela finchè dura, ed ascolta il mio consiglio: non ti affezionare, Lei domani ripartirà per altre tappe ed altri vini.
Foto di Sara Marte
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