La crescita continua di Francesco Sposito che è ormai avviato a briglia sciolte sulla strada della semplicità, della filosofia del togliere elementi, piuttosto che mischiarne tanti. Il primo piatto è una composizione che esalta i sapori del mediterraneo e della Napoli antica: la fresella, già evocata questa mattina da Nino di Costanzo.
Questa di Sposito è una rivisatione fantasiosa, quanto fantasiosa: “Petalo di cipolla rossa candita con mousse di mozzarella, pomodoro sbollentato, trucioli di fresella, con “Tataki di Tonno” marinato con pepe nero e agrumi, su pappa di pomodoro. Bon Bon di mozzarella e Gaspazcho di pomodoro a rinfrescare il palato.
A seguire Sposito ha presentato la sua pasta e piselli: un’ esplosione di profumi evocativi e vegetali::per 18 kg piselli fresch, ne derivano circa cinque o sei chili kg di taglierini, con un procedimento di essicazione si ricava circa un kg di pasta che subisce una ulteriore serie di passaggi, per essere poi mantecata e impiattata su yogurth di bufala e finita con scalogno confit , pomodorino e germogli. Semplicità e tecnica, a Brusciano hanno raggiunto il punto di equilibrio dei grandi.
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