Via del Pratello, 65
di Dora Sorrentino
Molti si sono chiesti dove sarebbe andato a finire il pizzaiolo Michele Leo dopo l’esperienza a Palazzo Petrucci. La scorsa estate una foto ci aveva spinti a credere che stesse instaurando un rapporto di collaborazione con la pizzeria ‘O fiore mio di Faenza. E invece no, sempre di Emilia Romagna si tratta, ma Michele Leo oggi finalmente può confermare che si è trasferito a Bologna e lavora presso la pizzeria a taglio MozzaBella. Dopo essersi formato dal grande Gabriele Bonci, dopo una lunga esperienza come pizzaiolo di Città del Gusto di Napoli e dopo la parentesi nella pizzeria di Piazza San Domenico Maggiore, Michele ha deciso di accettare un’offerta allettante a cui non poteva rinunciare.
Pur dovendo sacrificare per un lungo periodo gli affetti familiari, appena chiuso il contratto, Michele si è catapultato nella sperimentazione di nuovi impasti e nella ricerca di prodotti di eccellenza per poter dare avvio all’esperienza presso MozzaBella. Certo, si tratta di un genere diverso dalla pizza napoletana, ma chi conosce bene Michele Leo e chi ha avuto la fortuna di poter frequentare i suoi corsi sulla pizza in teglia tenuti presso le Scuole del Gambero Rosso, sa che in realtà Michele non ha mai abbandonato questo campo, anzi, si divertiva a sperimentarlo soprattutto a casa, in famiglia. Il format è molto semplice ed è stato impostato dalla collaborazione di sei soci, provenienti da mondi totalmente diversi da quello del food, che propone un nuovo modo di concepire e di comunicare la pizza, realizzata con diversi tipi di impasto e farcita con ingredienti di prima scelta.
E’ nota a tutti la passione di Michele per i lievitati, per l’utilizzo di farine macinate a pietra come quelle del Mulino Marino (le stesse utilizzate da Bonci) e la sua smodata ricerca di prodotti di ottima qualità, soprattutto quelli appartenenti al suo territorio e che anche nell’esperienza bolognese non tralascia. Nel suo bagaglio, ha portato con sé non solo competenza ed esperienza, ma anche tante tipicità a cui non riesce a rinunciare, come i pomodori San Marzano, i pomodorini del piennolo del Vesuvio Dop, i latticini de Il Casolare di Alvignano (Ce) e anche la Galamella, la crema alle nocciole senza olio di palma tutta napoletana. Oltre alla pizza a taglio, Michele prepara anche il pane, tutti i giorni, disponibile a qualsiasi ora.
Non mancano neanche le fritturine e le bombe fritte di Michele come dolce. Insomma, non si può dire che la società non si sia fidata di lui, anzi gli ha dato carta bianca soprattutto per la scelta dei prodotti ed ha fiducia nel lavoro di consulenza che Leo svolgerà per l’apertura di nuovi punti vendita nella stessa regione.
Tutti gli ingredienti che farciscono la pizza sono cucinati e preparati dallo stesso pizzaiolo, che è sempre stato appassionato del mondo della cucina in toto. Difficilmente Alberto Degli Esposti e gli altri soci si ricrederanno su Michele. Il nostro augurio è sempre: ad maiora con Mozzabella!
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