Giuseppe Tarallo è morto poco fa a seguito di complicazioni subentrate ad una delicata operazione chirurgica.
Ex sindaco di Montecorice, un piccolo paesino incantato sulla costa cilentana, ex presidente del Parco Nazionale del Cilento, Giuseppe Tarallo è stato un esponente di spicco dei Verdi impegnandosi in prima persona e rischiando la vita quando la camorra, al culmine della sua espansione, aveva cominciato a mettere gli occhi sul territorio cilentano.
Con Angelo Vassallo e Giuseppe Cilento appartiene a quella generazione di sindaci e di politici che per primi hanno creduto che l’unica possibilità contro il declino demografico e l’abbandono dei giovani di questi territori fosse rimanere se stessi, difendere la propria identità, usare la natura imponente come risorsa in un mondo sempre più globalizzato e uguale.
A differenza della maggioranza dei politici e dei sindaci, non hanno mai creduto che ci si potesse affidare alla edilizia selvaggia delle seconde case e degli orribili residence in cemento, veri e propri mostri. Ed è grazie a uomini come loro se oggi, passata la grande abbuffata cementizia, il Cilento è entrato nel terzo millennio ancora sostanzialmente integro e senza grandi devastazioni edilizie.
Oggi tutti sono schierati, almeno a parole, a tutela dell’ambiente, persino il governo e l’Europa hanno parlato di una grande nuova rivoluzione ecologica come motore della ripresa. Ma quando, negli anni 80, ci si opponeva alla costruzione indiscriminata di case e alle speculazioni edilizie, Peppino e la pattuglia di sindaci verdi era quasi isolata e doveva fare i conti con forze contrarie potenti, insidiose e capace di mettere all’angolo gli avversari con lusinghe e minacce.
La storia dei fatti dimostra che i territori che sono stati sacrificati alla fame dei palazzinari non valgono nulla e stanno perdendo la leadeship a favore di quei territori che hanno saputo preservare il giusto equilibrio.
“Peppe Tarallo sarà sempre simbolo di vero ecologista integerrimo e efficace” lo dice Alfonso Pecoraro Scanio da amico ed estimatore di Peppe “Sono davvero affranto per la scomparsa di un vero simbolo dell’amore per il proprio territorio e per l’ambiente. Peppe è stato per me un amico e un modello di buon amministratore. Sono convinto che la sua lezione guiderà l’impegno di tutti noi per l’ambiente e in particolare per il Cilento di cui è stato un valoroso presidente di Parco. L’ultimo evento in presenza che abbiamo fatto insieme a Contursi lo scorso agosto lo abbiamo dedicato alla tutela del fiume Sele, ancora una volta battaglia per l’ambiente. Ci mancherà tantissimo ma i suoi figli e tutti coloro che si ispirano al suo operato trarranno costantemente ispirazione per continuare l’opera di amore verso il Cilento”.
E’ morto Giuseppe Tarallo
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