Morto Giacomo Rallo a 79 anni. Ci lascia un grande della viticoltura italiana, uno dei protagonisti del grande rilancio della Sicilia nel mondo. Abbiamo chiesto ad Alma Torretta, giornalista che ha a lungo lavorato a Donnafugata e che lo ha conosciuto bene. La camera ardente è stata allestita in cantina, i funerali si svolgeranno domani.
Alla moglie e ai figli Josè e Antonio le nostre condoglianze.
di Alma Torretta
Giacomo Rallo è morto, se ne è andato improvvisamente nella notte, in modo discreto come ha vissuto dopo aver lavorato come ha sempre fatto. Ho avuto il piacere di conoscerlo bene e l’onore di lavorare con lui e con la sua famiglia a lungo e ricordo bene una sua caratteristica: operava senza parlare mettendo sempre tutti, anche le persone più vicine, di fronte a una nuova idea già realizzata. E sempre di successo.
Erede di una lunga tradizione familiare iniziata nella metà dell’800, è stato un profondo innovatore spingendosi in due direzioni che hanno completamente riscritto la storia del vino siciliano e italiano.
La prima è quella di aver iniziato a produrre vini secchi, bianchi e rossi, anche in quets’area dell’Isola piantando nuove uve a Contessa Entellina e fondando Donnafugata, uno dei marchi di successo italiani nel mondo.
La seconda è aver puntato su Pantelleria. Ricordo che un bel giorno disse alla moglie Gabriella: andiamo a fare una vacanza a Pantelleria. Lei si stupì perché Giacomo non ha mai fatto vacanza in vita sua. In realtà era una scusa per andare sull’isola e curare l’inizio di questo nuovo progetto che avrebbe regalato agli appassionati il BenRye, una delle etichette dolci più famose del mondo. Lui era fatto così, all’antica, un vero gentiluomo.
E voglio ricordare anche una grande sua invenzione, la vendemmia notturna che adesso tutti imitano, e che ideò insieme all’enologo Bambina per la prima volta in Italia sorprendendo tutti, persino Josè che era fuori sede.
Un grande personaggio, uno di quelli che hanno fatto camminare il nostro Paese in anni difficili, dove tutto sembrava andare contro la qualità, qualità che è invece è stata l’ossessione della sua vita.
Dai un'occhiata anche a:
- Massimo Bottura: il segreto della cucina italiana all’estero è la semplicità che emoziona
- L’uomo cucina, la donna nutre – 15 Laila Gramaglia, la lady di ferro del ristorante President a Pompei
- Addio Raffaele Vitale, l’architetto che conquistò la stella
- Maddalena Fossati: la cucina è un valore identitario e noi lo abbiamo capito
- L’uomo cucina, la donna nutre – 9 Ad Alvignano Rita Cervera (Mamma Rita) della Pizzeria Elite Rossi
- L’uomo cucina, la donna nutre 8 – Maria Rina, la Signora del Cilento
- Gerardo Vernazzaro, mister Piedirosso a Cantine Astroni
- Addio Raffelino, Maestro di vita. Maurizio Paolillo ricorda Raffaele Vitale