di Andrea Docimo
L’aurea aetas gastronomica casertana è in piena fioritura: i locali ormai vetusti vengono rimodernati ed ampliati, ne sorgono di altri nuovi e scintillanti, si rafforzano i “grandi classici” ed il popolo della vecchia Terra di Lavoro ne trae beneficio, gaudio.
Il format Morsi&Rimorsi è presente, su tale territorio, con tre sedi: un ristorante (in via G.M. Bosco a Caserta) e ben due pizzerie, una a Caserta (in viale dei Bersaglieri, 14) ed una ad Aversa (destinata al pizzaiuolo chantant Gianfranco Iervolino e sita in via Nobel).
Nell’articolo d’archivio sulle pizzerie di Caserta, ebbi modo di verificare di persona la certosina cura dell’estetica della pizzeria, tanto quanto un personale attento ed il buon lavoro di ricerca sia per quanto riguardava gli impasti che le materie prime utilizzate per pizze e sfizi.
Al ristorante ero già stato mesi prima, ma quest’ultimo era ancora in fase di rodaggio avendo aperto da poco.
Negli ultimi tempi, ad organizzare il lavoro e dispensare consigli in cucina, c’è Alfonso Caputo, chef stellato de La Taverna del Capitano a Nerano (SA). Ad apprendere, lo chef resident Fabio La Montagna ed il sous-chef Andrea Molinari. Giovani, giovanissimi, ma già con un bel bagaglio d’esperienza alle spalle. In sala, Marco Tescione svolge il proprio lavoro tra i tavoli con diligenza e squisita cortesia.
È stata già organizzata qualche serata interessante, di cui una davvero ben pensata con Ignacio Ito di Jap-One, ma sono i nuovi piatti pensati in collaborazione con Caputo ad interessare.
Triglia cotta al vapore, salsa al prezzemolo e chip di patata viola. La triglia mantiene intatto il suo sapore, reso terrestre dalla salsa e dalla patata, che dona peraltro un piacevole spunto cromatico.
Fagottino di verza con gamberi, pancetta di maiale nero casertano e crema di zucca. Ogni sapore concorre alla piacevolezza del piatto, che per come è presentato sembra quasi un regalo, e d’altronde lo è. Per il palato.
Coscia di pollo impanata e fritta con caponata di melanzane e pomodoro. Piatto piacione: mira alla pancia, non a stupire.
Rigatoni con alici fresche, cacioricotta del Cilento, capperi, olive di Caiazzo e asparagi. Piatto molto intenso, da regolare forse nella timbrica troppo sapida.
Spaghetti alla chitarra con crema di carciofi, salsiccia e blu di bufala. Completato anche da foglie di carciofo fritte, è molto agile sulle consistenze, e per questo, non me ne vogliano i romani, mi ha ricordato (anche per golosità complessiva) molto da vicino la carbonara. Piatto da manuale, lussureggiante, in cui il blu di bufala svetta imperioso.
Cartoccio di baccalà islandese con patate, olio, limone, prezzemolo e finocchio fresco. Il cartoccio è uno dei masterpieces di Caputo, qui interpretato alla perfezione.
Coniglio disossato, cotto a bassa temperatura con cipolla bianca, olive, capperi e rosmarino. Un boccone di grande sostanza: la carne di coniglio si scioglie nel cavo orale ed è ben supportata dagli altri elementi caratterizzanti il piatto.
Con il dessert, poi, si raggiunge lo zenit: ravioli di cioccolato fondente in salsa alla vaniglia Bourbon. Un dolce incredibilmente buono, che si bea della spinta avvolgente e seducente della vaniglia: una melodia che ammutolirebbe anche Liszt.
Costo medio p.p. circa 35/40€.
Morsi&Rimorsi – Ristorante
Indirizzo: Via G. M. Bosco, 132/136, 81100 Caserta CE
Telefono: 0823 320118
Giorni ed orari di apertura: Aperto dal lunedì al sabato a pranzo e cena, la domenica solo a pranzo
Sito web: http://www.morsierimorsi.it/
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