Mood Steakhouse & Garden Bar a Salerno
via Angelo Papio 21
tel. 089 209 6902
Sempre aperto
Quel diavolo di Gianni Mellone ne ha inventata un’altra: gnocchetti di pane al soffritto napoletano. Con questo e altri piatti del nuovo menu il Mood si conferma un locale pimpante e in ottima salute. Un vero e proprio bistrot, tra i migliori d’Italia ormai. Il bello è che il cliente può scegliersi il percorso che vuole: ordinare uno Chateubriand con la scaloppa di foie gras e la salsa bernese eseguita come Cristo comanda (cit), prendersi una serie di taglieri di affettati con nome e cognome di altissima qualità campani, italiani ed esteri. Idem per i formaggi. Oppure fare un percorso gastronomico in cui chi è vegetariano è ben più che garantito. E, ancora, una buona bistecca di diverse provenienze. Il servizio è attento, professionale, anche appassionato e, soprattutto, dopo il periodo di rodaggio, si stanno curando, come si dice a Napoli, anche “le cuciture”, ossia i dettagli. Non vuoi dolci a fine pasto? ti arriva un piccola degustazone di cioccolatini pregiati, insieme al caffè.
Grande la cantina, anche con alcune profondità interessanti. Un posto dove convivono prodotti locali di alto livello e una conoscenza di quanto di meglio c’è in giro e che dunque fa venire ogni volta la voglia di provare.
La cucina di Gianni Mellone è pienamente matura: il cuoco sta nel magico momento in cui la vocazione diventa professione e mette al centro del suo lavoro il cliente. Dunque spinge un po’ ma solo per essere compreso da tutti, mai per esibizionismo o, peggio, per onanismo. Il vero cuoco colpisce per i sapori e non solo per l’estetica e la spettacolarizzazione dei piatti. Il locale ha un dehors attrezzato anche per l’inverno, sempre mite sulle rive del nostro Mediterranneo, pochi i giorni sotto i dieci gradi.
La clientela gira e questo regala tonicità e le giuste endorfine a chi lavora perchè non c’è cassa senza soddisfazione intima di chi lavora. Tutto è presentato al massimo livello e senza scorciatoie, perciò quando si paga si è sempre soddisfatti. Già, ma quanto si paga? Il solo food si aggira fra i 50 e i 60 a persona, il conto totale difficilmente supera i cento quando si scelgono pezzi pregiati. E la cantina ha ricarichi da enoteca più che da ristorante, che consente al vino di girare.
Che altro aggiungere? Per cento anni!
Report del 17 Settembre 2020
Solo un aggiornamento: il livello di questo locale nel cuore di Salerno non è alto, è altissimo!. L’attenzione maniacale per le materie prime, in perfetto equilibrio tra eccellenze locali, nazionali e internazionali, il servizio appassionato, il giusto rapporto tra quaità e przzo, l’informalità del servizio, ne fanno un posto unico a Salerno per quanto riguarda la cucina di carne. Potete prendere un affettato e una carne, oppure seguire il menu degustazione. Senza stress e con grande soddisfazione.
La cantina è sempre più ampia e profonda, ricca di curiosità. Insomma, Imperdibile
Abbiamo poi provato la carne cotta con la tecnica del Planking. Di cosa si tratta?
Lo ha spiegato lo stesso Drago Mir in un post: “Esplorando tecniche di cottura su griglia alternative una di quelle che stuzzicano più la fantasia prima ed il palato poi è senza dubbio il planking. Ma cos’è esattamente il planking? E’ quella tecnica di cottura che prevede di cuocere direttamente su un pezzo di legno caldo. In questo modo la superficie del cibo a contatto con la superficie del pezzo di legno assorbe gli aromi naturali rilasciati dallo stesso durante la cottura oltre alle note affumicate dovute alla sua parziale combustione.Questa metodologia di cottura sembra sia stata sviluppata dai Nativi Americani della costa del Pacifico nord occidentale che erano soliti cuocere lentamente il salmone in grandi tavole di legno”.
Report del 13 giugno 2020
Avevamo lasciato il duo Drago Myr e Gianni Mellone a Natale e lo abbiamo ritrovato qualche sera fa. Per garantire la sicurezza, oltre al distanziamento dei tavoli (già prima non c’era questa esigenza a nostro parere), si è organizzato uno splendido dehor che era inutilizzato dai tempi di un antico locale che ormai solo i salernitani sopra gli anta ricordano, chiamato appunto, il Giardiniello. Albero di limoni, arredamento elegante, pienissimo.
Sicurezza e proposta ampia, un locale che ha trovato il giusto equilibrio tra la voglia di offrire il meglio ai clienti con i prodotti di Jolanda de Colò e con quelli di territorio (le carni di Cillo e i formaggi di Paolo Amato), ampia proposta dei salumi e dei formaggi. Una coerenza di impostazione che parte dalla carta dei vini e arriva sino al piatto (menu con il qcode facile da consultare).
Ai tavoli la bottiglietta con il disinfettante, giusto accorgimento per le bottiglie che passano di mano in mano e qualche disattenzione che può capitare quando il clima è rilassato.
La cucina di Gianni Mellone, rincuorata dal successo di pubblico, si tiene aggiornata alle tendenze (vedi la tartare di midollo servita nell’osso che fa molto Trippa a Milano) senza mai rinunciare al piacere diretto e immediato dei commensali. Una cucina da questo punto di vista ecumentica che parte con un menu a degustazione di 48 euro in grande rapporto tra qualtà/prezzo. Grande mano sulla pasta come tutti i cuochi di scuola napoletana e una linea sul pesce appena accennata se al tavolo capita il vegetariano.
A proposito, fuori carta (c’è la paura di essere cannibalizzati dal piatto di successo) e magari da concordare prima, uno Chateubriand con scaloppa di foie gras e salsa benrnese preparata al momento che non ha nulla da invidiare a quello di Vito Mollica del Four Season di Firenze.
Mood-Steakhouse è il classico locale dove puoi spendere venti euro con un Sassicaia al bicchiere, o tremila se scegli la bottiglia di Bordeaux importante, bollicine italiane e francesi a gogo. Un livello di eleganza assoluta, con il bancone bar all’americana che la mattina ti consente anche di fare colazione nel dehor.
Se siete appassionati di vino, è uno dei migliori posti della Campania. Non è raro trovare fuori carta, vecchie bottiglie dimenticate e offerte ai clienti curiosi. Non solo, ma ci sono grandi verticali, a cominciare dal Montevetrano che arriva alla prima annata parkeriana, quella mitica 1993 proposta a 500 euro.
Insomma, un locale di cui si sentiva bisogno a Salerno nel geneale appiattimento di proposte turistiche pensate per i pullman di turisti che arrivano per le Luci d’Artista. Ha il grande vantaggio logistico di stare al centro ma in una traversa del corso principale lontana dai bar fracassoni e ansiogeni della Movida e a 400 metri dal parcheggio di piazza della Concordia.
Imperdibile e se proprio volete sentire il mio sommesso parere, se Michelin Italia mantiene le indicazioni annunciate dal direttore generale, sarebbe una stella piena e assoluta.
Chi vivrà berrà.
Il menu di Mood Steakhouse a Salerno
Report del 19 dicembre 2019-
Drago Myr del Line Bar, Gianni Mellone, cuoco di lungo corso e i fratelli Nino e Ivan Nigro sono i protagonisti di questa spettacolare apertura nel cuore di Salerno in via Papio, strada che già vanta una vera eccellenza, Giallo Limone che ha da poco raddoppiato lo spazio.
I salernitani di una certa età ricordano ancora il Giardiniello, storica trattoria-pizzeria di servizio soprattutto per avvocati, giudici e imputati che pullulano nel Tribunale il cui ingresso sta a pochi metri. Dopo varie vicissitudini, questo locale sembra aver trovato la sua degna sistemazione.
Gli appassionati di vino troveranno centinaia di referenze no limits, uno spazio di cui a Salerno si sentiva francamente bisogno vista la dimensione della città e considerando che questa possibilità c’è in pochi luoghi in Campania, la maggior parte dei quali in Penisola Sorrentina per ovvi motivi stellati.
Rossi campani, italiani e francesi oltre a tanti Champagne sono dunque i primo motivo.
Il secondo è nella selezione di carni di varia provenienza, tra cui quelle locali di Sabatino Cillo, un vero maestro della frollatura che ormai ha portato a termine il proogeto di una filiera chiusa per quanto riguarda la carne marchigiana e i maiali.
Il terzo è la cucina di Gianni Mellone, senza grilli per la testa, di buona tecnica e sostanzialmente efficace. Ritroviamo i suoi gnocchetti di pane burro e alici, una straordinaria minestra maritata e tanti piatti centrano il sapore con prodotti freschi o comunque di alta qualità sino al finale dolce, decisamente moderni e non stucchevoli.
Completano l’offerta salumi e formaggi di alta qualità che da soli meritano una vista.
In un ambiente bellissimo, moderno, ognuno può così costruirsi il suo percorso: un affettato e un bicchiere di vino, una cena, un cocktail al bancone. L’idea è quella di soddisfare un pubblico colto e appassionato ma anche di essere leggibili a tutti senza prosopopea. C’è poi l’esterno che dava il nome all’antico locale, un giardiniello, appunto, che chiameremo dehors perché fa più figo.
La spesa? Molto varia. Diciamo che i prezzi del menu sono decisamente abbordabili e difficilmente il cibo comporta una spesa superiore a 40 , 50 euro. Ma ripetiamo, può variare dal semplice tagliere d 10 euro al culatello di 25. Antipasi da 8 a 18 euro, primi da 10 a 15, secondi da 15 a 20.
Poi c’è il vino con ricarichi pensati per far girare la cantina.
Insomma un locale che copre un vuoto in città e che consigliamo.
Mood Steakhouse & Garden Bar a Salerno
via Angelo Papio 21
tel. 089 209 6902
Sempre aperto
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