di Enrico Malgi
Ebbene sì lo ammetto: in questo privilegiato periodo di interminabili feste natalizie e di fine anno sto gozzovigliando e scialando alla grande, accompagnando le singole portate con grandi ed affidabili vini.
Ecco qui per esempio una di queste eccellenti bottiglie che ho assaggiato per accompagnare il lauto pranzo di Natale: Montevetrano Colli di Salerno Igt 2013 di Silvia Imparato. Millesimo che avevo già degustato e recensito a marzo del 2017. Blend di Cabernet Sauvignon al 50%, Aglianico al 30% e saldo di Merlot. Affinamento per oltre un anno in barriques di rovere francese e poi elevazione in bottiglia per almeno sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di allora di 50,00 euro.
Nel calice serpeggia uno sfavillante, vivido ed attraente colore rosso più granato che rubino. Il naso viene subito stuzzicato da una messe di complessi ed edonistici profumi, che rimembrano in successione sospirosi afflati di
ciliegia, more, ribes, mirtilli, viola, rosa, iris, eucalipto, menta piperita, peperone verde, pepe nero, chiodi di garofano, chicchi di caffè torrefatto, tabacco essiccato e catrame. In bocca penetra un sorso così voluminoso, avvolgente e profondo, che senza indugio va ad occupare con perfetta sintonia tutto lo spazio del cavo orale e che poi risulta intenso, coinvolgente, corposo, centrato, balsamico, armonioso, equilibrato, vibrante, scattante, temperamentale, espressivo, esaustivo, rotondo, reattivo, sapido e morbido. Trama tannica bene evoluta e godibile.
Legno ben dosato e non invasivo. Trascinante l’ottima energia motrice.
Appeal fine, fascinoso, seducente, sensuale, elegante, ammaliante e gentile. Sembra che undici anni sul groppone siano ancora pochi per questo splendido vino, che sicuramente avrà ancora un roseo futuro davanti a sé. L’affondo finale è di quelli che ti proiettano in un’altra dimensione: lungo, persistente, epicureo ed appagante. Un vero fuoriclasse quindi questo Montevetrano, che si è rivelato fedele e perfetto compagno di un piatto di timballo di maccheroni e ravioli e poi sua seguire su una commistione di carne al sugo, agnello, carne bianca e patate al forno. Alé!
Azienda Agricola Montevetrano
Via Montevetrano, 3 – San Cipriano Picentino (Sa)
Tel. 089 882285 – Fax 089 882011 – Cell. 329 3769453
info@montevetrano.it – www.montevetrano.it
Enologo: Riccardo Cotarella
Ettari vitati: 5 – Bottiglie prodotte: 70.000
Vitigni: Aglianico, Cabernet Sauvignon, Merlot, Fiano e Greco.
Scheda del 12 marzo 2017
di Enrico Malgi
Non nascondo la mia preoccupazione nell’approcciarmi alla degustazione dell’ultimo millesimo di Montevetrano messo in commercio dall’azienda omonima cara alla grande “Signora” Silvia Imparato, premiére dama e depositaria di una classe infinita, tanto che rappresenta lei stessa un mito al pari del suo leggendario vino.
Dunque, tralasciando tutto il resto già noto a tutti, che ha avuto inizio agli albori degli anni ’90, mi accingo a degustare l’annata 2013 di questo Montevetrano Colli di Salerno Igt, 50% di cabernet sauvignon, 30% di aglianico e saldo di merlot. Il vino passa qualche anno a maturare ed elevarsi in acciaio, legno piccolo e vetro. La gradazione alcolica è di tredici e mezzo. Il prezzo finale in enoteca si aggira intorno ai 50,00 euro.
Che colore si scorge nel bicchiere inclinato? Rosso rubino carico lucente e vivo. All’olfatto come si presenta etereo e complesso, ricco di un frutto purissimo che rimanda alle piccole drupe del sottobosco: more, ribes e mirtilli. E poi ancora altri frutti rossi come l’amarena e la prugna, incrociate a cadenze odorose floreali di viola mammola e di rosa damascena e/o a sentori vegetali di erbe aromatiche. Ovviamente non mancano cenni speziati, sapidi mediterranei e sentori empireumatici e leggermente fumé in sottofondo. In bocca come si presenta il vino? Il palato mi conferma il naso, il vino è caldo e ricamato da tannini nobili e fini. Acidità spinta al massimo che riempie di freschezza tutto il cavo orale. Bocca voluminosa e spaziosa, che ospita un vino imponente, maestoso, vigoroso, corposo e seducente. Modulazioni cariche di armonia e di equilibrio. Scatto finale appagante e persistente. Da bere adesso, oppure si può attendere almeno fino ad altri dieci-quindici anni senza colpo ferire. Da abbinare ad agnello al forno, a cacciagione ed a formaggi stagionati.
Sede a San Cipriano Picentino (Sa)
Via Montevetrano, 3 – Tel 089 882285 – Fax 089 882011
Enologo: Riccardo Cotarella – Ettari vitati: 5 – Bottiglie: 25.000
Vitigni: aglianico, cabernet sauvignon e merlot