di Enrico Malgi
Nei giorni di Pasqua si sa che bisogna rispettare la tradizione, sia quella religiosa, per chi è credente, e sia quella enogastronomica. Personalmente mi ci sono dedicato ad entrambe con fervoroso impegno.
Per quanto riguarda la seconda opzione devo ammettere che non ho lesinato affatto, dando ampio spazio a “sedute” conviviali in cui l’abbondante cibo è stato legittimamente e copiosamente accompagnato da eccellenti bottiglie di vino come da prassi.
Una di queste ha interessato la famosa, pluripremiata, datata ed iconica etichetta Montevetrano Colli di Salerno Igt 2012 di Silvia Imparato, confezionata con Cabernet Sauvignon, Aglianico e Merlot. Vediamo allora come l’ho trovata dopo undici anni di invecchiamento e a distanza rispettivamente di un anno e mezzo e otto anni dai miei ultimi due assaggi di questo millesimo.
Intanto il colore che si scorge nel bicchiere è sempre connotato da un cromatismo rosso rubino giovane e lucente tendente al granato. Bouquet immensamente costellato da ampi, avvolgenti e promiscui profumi, in cui la parte iniziale è appannaggio di sospirose fragranze fruttate di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more, fichi, mandorle e scorza d’arancia. In appresso anche le cadenze floreali e vegetali reclamano il loro spazio vitale, diffondendo nell’etere credenziali di viola mammola, rosa damascena, timo, salvia, alloro, maggiorana e rosmarino, unitamente a svolazzi speziati e terziari di grande rilievo olfattivo.
La ricettiva bocca si è ben preparata ad accogliere un sorso che generosamente trasmette voluminosità, avvolgenza, imponenza, maestosità, corposità e seduzione. Papille gustative impegnate poi a decifrare umori tattili impregnati di freschezza, armonia, equilibrio, raffinatezza, finezza, balsamicità e sapidità. Tannini accomodanti e collaborativi. Da quanto enunciato qui si può dedurre quindi che lo zenit è ancora molto lontano. Scatto finale imperioso e persistente. Come dicevo prima ho degustato il vino sui tipici piatti di Pasqua, tra cui un’eccellente lasagna ed una tagliata di carne arrosto ed è stato perfetto.
7 settembre 2021
di Enrico Malgi
Tutto è andato alla perfezione all’agriturismo I Moresani di Casal Velino, dove abbiamo trascorso una bella domenica, insieme con una gradevole compagnia di veri amici. Nell’occasione, poi, sono state stappate sei-sette bottiglie di vino di grande pregio, che hanno fatto risaltare ancora di più piatti eccellenti.
Ecco qui una di queste etichette, che mi ha parecchio intrigato: Montevetrano Colli di Salerno Igt 2012 di Silvia Imparato.
Dopo nove anni, il colore che si staglia nel bicchiere è ancora caratterizzato da una straordinaria giovane veste cromatica rosso rubino-granato molto viva e scintillante. Dall’ampio, calibrato ed eterogeneo bouquet si presenta una variegata percezione di frutta fresca, sia della pianta e sia del sottobosco, intersecata poi a divagazioni floreali e vegetali di ottima costumanza. Gradevoli gli input speziati di noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero, abbracciati a umori terziari. In bocca penetra un sorso bello morbido e sensitivo, teso e glicerico, voluminoso e centrato, sensuale e balsamico, maestoso e vibrante, profondo e verticale ed anche fine ed elegante nel suo sicuro incedere sulle ali di una marcata felicità gustativa. Tannini accomodanti e gentili. Un vino che in questo momento ha raggiunto la sua piena maturità, ma che comunque si dimostra ancora in piena fase di spinta, per cui è facile vaticinare un’integrità temporale di almeno altri quattro-cinque anni e per di più è anche molto abbinabile al cibo. Noi lo abbiamo degustato su un piatto di fusilli con braciola di capra, capretto con patate e sfriuonzolo di maiale con peperoni. Insuperabile!
Scheda del 24.04.2015
Uve: Cabernet Sauvignon, Aglianico e Merlot. Fermentazione e maturazione in acciaio e legno per un anno e mezzo. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di circa 50,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 30.000.
Occhi attenti e vigili per godere di un colore rubino lucente e vivo di un vino che è semplicemente un capolavoro ed un fuoriclasse assoluto. Al naso frutto purissimo, che ricorda more, ribes ed amarene, poi note floreali di viola e di rosa che vanno ad aggiungersi a sussurri speziati. Sorso ricamato da un tannino di grande finezza, che fa da prodromo ad un appeal aromatico ricco di note affumicate, terrose, empireumatiche, balsamiche e grafite. Infinita freschezza, appeal imponente e vigoroso. Sapidità, equilibrio, armonia, mineralità, corposità, imperiosità e maestosità fanno poi da corollario ad un finale persistentemente lungo e godibilissimo. Vino sapientemente modulato dal legno piccolo, che sa offrire emozioni infinite e che è destinato a durare moltissimo nel tempo. Nelle ultime annate è stata elevata la percentuale di aglianico a scapito del merlot.
Sede a San Cipriano Picentino (Sa) – Via Montevetrano, 3
Tel. 089 882285 – Fax 089 882011 – Cell. 329 3769453
info@montevetrano.it – www.montevetrano.it
Enologo: Riccardo Cotarella
Ettari vitati: 5 – Bottiglie prodotte: 70.000
Vitigni: Aglianico, Cabernet Sauvignon, Merlot, Fiano e Greco.
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